12 Ottobre 2012, 14:05
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PALERMO – La grande distribuzione soffre. E il colosso francese Carrefour, in una riunione con i sindacati, ieri a Carini, ha annunciato per il 2013 una drastica politica di contenimento dei costi “che si concretizza – comunica la Uiltucs in una nota – nell’esubero di 70 unità del personale ausiliario non appartenente alla regia”. Dai dati forniti, infatti, si evince un forte calo nelle vendite su tutto il territorio nazionale, con punte di maggiore criticità proprio in Sicilia e in Campania. “Nonostante questo, però – rassicura Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl – abbiamo riscontrato una positiva apertura da parte dell’Azienda e pensiamo che, per il momento, la soluzione di applicare i contratti di solidarietà difensivi possa essere l’opzione maggiormente percorribile, soprattutto perché rappresenta quella meno drastica. Tra l’altro rispetto alle criticità evidenziateda Gs Carrefour abbiamo ribadito la necessità di distinguere tra le problematiche relative al contratto integrativo aziendale, attualmente oggetto di discussione a livello nazionale, e le difficoltà economiche, che potremo affrontare di concerto già a partire dal prossimo incontro previsto per il 15 novembre”.
Di certo, intanto, ci sono i numeri snocciolati dal gruppo transalpino che ha parlato di un calo dei consumi alimentari nel 2012 in tutta Italia, ma particolarmente intenso in Campania e in Sicilia, dove il fatturato è sceso di 9,5 e 7,7 milioni di euro. “Nello specifico – fa sapere la Uiltucs – la società Carrefour nella nostra regione, ha perso vendite per 7,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2012 rispetto al 2011 (-8,4%) mentre i Carrefour market (rete a parità) chiuderanno il 2012 con un fatturato lordo pari a 110 milioni di euro contro i 120 milioni del 2011 (-10 milioni di euro)”. Quindi passa al setaccio tutte le filiali, soffermandosi su quelle che presentano un maggiore decremento di vendite lorde al 30 settembre: M. Montagne con perdite lorde pari a – 47,2%; Scalea –18,0%; Pizza Strauss –15,0%; Borromeo –16,4%; Bernini – 12,9%; TP libica con – 33,5%; Diaz – 14,1%; Oreto – 11,3%; Domenico Russo –3,1%; Serradifalco –6,0%; T. Aversa –8,7%; Partanna –2,1%; De Gasperi –3,7%; Sampolo –2,4%; Libertà –1,1%; Orsini – 1,9%; Castelforte -0,6%; Levriere –10,6%; e TP 46 –11,3%. Per un totale negativo dell’8,4%.
“La Sicilia – dichiara Marianna Flauto della Uiltucs – è l’unica regione d’Italia in cui Carrefour registra perdite significative di utile per un totale di 4,1 milioni di euro, di cui 3,1 milioni di euro sulla rete a parità e 1 milione di euro per le nuove aperture. Solamente 4 supermercati (Castelforte, De Gasperi, Russo e Salita Partanna) producono utili”.
La Uiltucs ha inoltre evidenziato come abbia più volte rappresentato l’esigenza di rivedere alcune politiche aziendali, che ad oggi sommate al contesto generale di crisi economica, hanno sicuramente peggiorato lo stato di crisi dell’azienda. “Per quanto riguarda – ha aggiunto Flauto – la deroga di alcuni istituti contrattuali (scatti di anzianità, assegno integrativo aziendale, gettone domenicale, integrazione malattia) sia del contratto nazionale che del contratto integrativo, per altro quest’ultimo recentemente disdettato, abbiamo evidenziato come tale materia sia da demandare ad un tavolo di confronto a livello nazionale. Inoltre la Uiltucs, riguardo alle soluzioni alternative che l’azienda ha proposto al fine di affrontare il problema del contenimento dei costi, responsabilmente si è dichiarata favorevole a un eventuale contratto di solidarietà (ammortizzatore sociale alternativo alla cassa integrazione) soltanto a condizione che l’azienda garantisca condizioni di equità e quindi l’utilizzo dello strumento veda il coinvolgimento di tutto il personale, azzerando tutti i privilegi che ancora oggi sono riservati a pochi ‘eletti’. Inoltre la Uiltucs sottoscriverà il contratto di solidarietà soltanto in presenza di un piano serio di rilancio aziendale sia dal punto di vista commerciale che organizzativo”.
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12 Ottobre 2012, 14:05