La ‘guerra’ tra dirigente e sindaco | Chiesto il processo per Cinque

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22 Settembre 2018, 12:43

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TERMINI IMERESE (PALERMO) – La Procura di Termini Imerese ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti del sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, accusato di abuso d’ufficio e atti persecutori (articolo 612 bis del codice penale) nei confronti di una dirigente del settore Lavori pubblici del Comune Laura Picciurro. Il gip del Tribunale termitano ha fissato l’udienza preliminare per il 13 dicembre. Insieme con Cinque, autosospesosi dal Movimento cinque stelle all’indomani dello scoppio di un’altra inchiesta, davanti al giudice compariranno anche il vicesindaco Fabio Atanasio e l’ex assessore all’Urbanistica Luca Vincenzo Tripoli, oltre che il segretario generale del Comune Eugenio Alessi.

Secondo l’accusa Picciurro sarebbe stata vittima di quelli che vengono definiti “reiterati comportamenti e provvedimenti posti in essere per finalità ritorsive e persecutorie preordinati al fine di umiliare, vessare, emarginare e penalizzare il dirigente”. Parole contenute nell’avviso di conclusione di una indagine partita da un esposto della dirigente, assistita dagli avvocati Nino Caleca e Giacomo Aiello. Dal marzo del 2015, la dirigente fu oggetto di tredici contestazioni. La donna raccontò di essere stata “mobbizzata” e punita con la sospensione dal servizio per motivi disciplinari con contestuale sospensione dello stipendio. Un provvedimento ritenuto illegittimo dal Tribunale del lavoro di Palermo, che condannò il Comune a reintegrare la Picciurro e a pagarle i 93mila euro di stipendi non percepiti.

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Contro quella sentenza ha fatto ricorso il Comune di Bagheria: la Corte d’Appello, che ha confermato il primo giudizio, ha compensato metà delle spese riguardanti il giudizio di primo grado, condannando quindi l’ente al pagamento di altri mille euro, a cui si aggiungono altri tremila euro per il secondo pronunciamento.

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22 Settembre 2018, 12:43

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