29 Novembre 2015, 20:15
4 min di lettura
PALERMO – Sulla carta il risultato era già scritto ma il 0-3 finale tra Palermo e Juventus al ‘Barbera’, vestito a festa per celebrare il ritorno da avversario di Paulo Dybala, non racconta esattamente lo svolgimento del match andato in scena. I primi 45’ tra i rosa di Ballardini, alla prima in casa dopo il ritorno sulla panchina dei siciliani, e gli uomini di Allegri non aveva fatto emergere il diverso tasso tecnico esistente fra le due squadre con i padroni di casa che in un paio d’occasioni erano andati vicini ad impensierire Buffon e i campioni bianconeri un po’ disorientati dopo i festeggiamenti per la conquista degli ottavi di finale in Champions.
Al ritorno in campo però i campioni d’Italia in carica hanno subito messo in chiaro di volere fortemente questi tre punti, per accorciare sopratutto sulla Roma di Garcia, e grazie alla ex ‘Joya’ rosanero hanno trovato il grimaldello giusto per affondare nella tentennante retroguardia rosa. Il gol di testa di Mandzukic, giunto al 54’, ha infatti sgretolato le certezze dei padroni di casa che via via hanno lasciato campo all’avversario senza riuscire a proporre le stesse azioni d’attacco viste contro la Lazio appena una settimana fa. Di là il raddoppio di Sturaro, giunto all’89’, e il tris praticamente a tempo scaduto di Zaza, subentrato poco prima proprio a Dybala applaudito da gran parte del suo ex pubblico.
Un passo indietro dunque per i rosanero che dal match con i bianconeri si aspettavano nuovi miglioramenti dopo il pari dell’Olimpico e nuovi grattacapi per Ballardini che adesso ha davanti altre due sfide cruciali per il suo futuro sulla panchina del Palermo contro avversarie affatto semplici come l’Atalanta, vittoriosa oggi contro la Roma, e il Frosinone, che riprende quota dopo la vittoria contro il Verona installandosi proprio ad un punto di distanza dai rosanero. Per i siciliani adesso la zona retrocessione, rappresentata dal terzultimo posto del Bologna, dista solo due punti e quelle voci che vorrebbero un ritorno di Iachini in panchina ritornano a farsi sentire con più forza.
La cronaca. Ballardini conferma lo stesso undici sceso in campo domenica scorsa all’Olimpico contro la Lazio. Krugman ancora alle spalle del duo d’attacco composto da Vazquez e Gilardino. L’ex di lusso Paulo Dybala gioca dall’altra parte compone il duo d’attacco con il croato Mario Mandzukic. A Gonzalez e Goldaniga il compito di limitare i due forti attaccanti bianconeri. Il Palermo parte bene con un ottimo pressing sull’avversario e con un paio di conclusioni nei primi 10’ portate da Brugman e Hiljemark, entrambe fuori misura. I bianconeri si affacciano nell’area rosa con Manduzukic che su cross di Sturaro non sfrutta un’indecisione di Sorrentino e Pogba, con il francese che si presenta alla conclusione di destro senza impensierire l’estremo rosanero. Gli uomini di Ballardini avrebbero uno buona chance di portarsi in vantaggio con Gilardino al 28’: l’ex attaccante della Fiorentina si coordina in area dopo che una conclusione di Vazquez viene deviata dai difensori bianconeri, la palla però esce fuori non centrando lo specchio. Dybala, su cross di Sturaro, trova l’impatto con la sfera di testa ma non i pali difesi da Sorrentino poco dopo. Ha del clamoroso invece la palla gol capitata sulla testa di Bonucci, con Jajalo in evidente ritardo sul numero 19 bianconero, che non riesce ad incrociare bene a Sorrentino praticamente battuto. La prima frazione si chiude con l’ennesimo pallone sbagliato da Brugman, beccato dal pubblico del ‘Barbera’ per una non soddisfacente prestazione nei primi 45’.
La ripresa. I due tecnici non cambiano nulla nei loro schieramenti. La squadra ospite la sblocca dopo 10’ con Mandzukic: Dybala riceve palla sull’out di sinistra e di prima intenzione crossa in area trovando l’attaccante croato che di testa e sovrastando Struna batte Sorrentino. Ballerini reagisce inserendo Quaison al posto di Hiljemark mentre Allegri richiama proprio Mandzukic per Morata. Nei rosa esce anche Gilardino con Trajkovski che rileva il suo posto in attacco. I bianconeri, dopo aver acquisito il vantaggio, si chiude gestendo il possesso palla a centrocampo senza che gli uomini di Ballardini riescano a ritrovare il bandolo della matassa. Il ‘Barbera’ saluta l’uscita di Dybala all’82’ (entra Zaza) con gli applausi che sovrastano i fischi di una parte del pubblico. La Juventus chiude i conti con due reti nell’arco di 5’: prima Sturaro, imbeccato da Pogba, si presenta a tu per tu con Sorrentino battendolo con un rasoterra di destro, poi Zaza poco prima che Valeri decreti il termine del match supera l’estremo difensore rosa per il definitivo 3-0 che condanna i rosa al quintultimo posto in classifica, con la zona retrocessione distante adesso solo due punti.
IL TABELLINO
Marcatori: Mandzukic 54′, Sturaro 89′, Zaza 93′.
PALERMO: 70 Sorrentino (cap.); 23 Struna (Rispoli 75′), 6 Goldaniga, 12 Gonzalez, 7 Lazaar; 10 Hiljemark (56′ Quaison), 28 Jajalo, 18 Chochev; 16 Brugman; 20 Vazquez, 11 Gilardino (Trajkovski 65′). A disp: 53 Alastra, 91 Colombi, 3 Rispoli, 4 Andelkovic, 25 Maresca, 33 Daprelà, 34 El Kaoutari. All: Davide Ballardini.
JUVENTUS: 1 Buffon (cap.); 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 16 Cuadrado (Lichsteiner 67′), 27 Sturaro, 8 Marchisio, 10 Pogba, 33 Evra; 17 Mandzukic (Morata 65′), 21 Dybala (Zaza 84′). A disp: 25 Neto, 34 Rubinho, 12 Alex Sandro, 20 Padoin, 24 Rugani, 40 Vitale. All: Massimiliano Allegri.
ARBITRO: Paolo Valeri (Roma 2).
NOTE Ammoniti: Pogba 25′, Struna 48′, Barzagli 60′, Vazquez 75′, Sturaro 75′.
Pubblicato il
29 Novembre 2015, 20:15