08 Giugno 2016, 14:33
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PALERMO – Il ritorno dell’effetto “trascinamento” e la creazione di un legame “rafforzato” tra sindaco e consiglio comunale, con la decadenza di ciascuno dei due in caso di cessazione dell’altro per qualsiasi causa. Sono alcune delle novità previste nel disegno di legge per le elezioni amministrative in Sicilia. Il ddl è stato incardinato a Sala d’Ercole, dopo essere stato rinviato nei mesi scorsi in commissione Affari istituzionali.
Sette gli articoli che riscrivono il sistema elettorale per i comuni siciliani, allineandolo in molti punti alla normativa nazionale. Come nel resto d’Italia, ad esempio, il voto maggioritario sarà esteso fino ai comuni con 15mila abitanti (il tetto massimo nell’Isola è fissato attualmente a 10mila abitanti). Il ddl reintroduce inoltre il cosiddetto “effetto trascinamento”: la sola espressione del voto di lista, senza preferenze sul sindaco, si estende anche al candidato a questa collegato per la carica di primo cittadino.
Ulteriore elemento di novità è l’attribuzione della carica di consigliere al candidato sindaco giunto secondo. I destini di sindaco e comune saranno legati l’uno all’altro, con la decadenza di ciascuno dei due in caso di cessazione dell’altro per qualsiasi causa.
Novità anche sulla sfiducia al primo cittadino. La mozione sarà approvata se votata dal 60 per cento dei consiglieri comunali, e non più dai due terzi. Soglia, questa, che resterà in vigore nei comuni fino a cinquemila abitanti. In caso di approvazione della sfiducia, si scioglierà anche il consiglio comunale. Il testo in discussione a Sala d’Ercole, infine, consente l’istituzione di circoscrizioni, purché senza oneri a carico del bilancio comunale, anche nei comuni con più di 30mila abitanti, nei quali siano presenti frazioni con almeno duemila abitanti.
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08 Giugno 2016, 14:33