14 Maggio 2021, 19:06
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PALERMO – Dodici condanne e diverse assoluzioni al processo di appello sulla mafia della provincia di Palermo. Nel 2016 i carabinieri della compagnia di Termini Imerese scoprirono la rifondazione di Cosa Nostra era ripartita dagli anziani. Li chiamavano “i vattiati”, battezzati, per via della loro carriera criminale.
Da San Mauro Castelverde a Trabia, passando per decine di centri, la nuova mafia guardava agli uomini e alle regole del passato. I capi mandamento sarebbero divenuti Diego Rinella e Francesco Bonomo. Il primo è fratello di Salvatore Rinella, storico capomafia di Trabia, e il secondo è genero di Peppino Farinella, capomafia di San Mauro. Sono stati giudicati in un altro processo.
Dalle indagini della Procura di Palermo era emersa un’attività frenetica di controllo del territorio attraverso l’imposizione del pizzo e una miriade di contatti con alcuni boss di Palermo. Oltre a Trabia e San Mauro Castelverde sotto processo c’erano presunti boss e gregari di Termini Imerese, Caccamo, Cerda, Caltavuturto, Montemaggiore Belsito, Sciara e Valledolmo.
Ecco le condanne: Giuseppe Albanese di Polizzi Generosa 9 anni; Riccardo Giuffrè di Caltavuturo, 9 anni; Rosario Lanza di Cerda, 9 anni; Salvatore Cancilla di Trabia, 9 anni e mezzo; Nicasio Salerno di Caccamo, 15 anni; Luigi Giovanni Barone di Caccamo, 9 anni, Mercurio Bisesi di Termini Imerese, 10 anni, Loreto Di Chiara di Caccamo, 11 anni e sette mesi; Nicola Teresi di Sciara, 9 anni; Antonio Marino di Trabia, 4 anni e sei mesi; Gioacchino Martorana 2 anni e sei mesi; Savatore La Barbera 6 anni (per lui la sentenza è stata confermata) .
Assolti Ignazio Arena, Giacomo Di Dio, Benedetto Mazzeo, Francesco Saitta e Sebastiano Sudano (difesi dagli avvocati Anthony De Lisi e Salvatore Sansone). Prescrizione per Francesco Lo Medico.
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14 Maggio 2021, 19:06