05 Agosto 2020, 19:14
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PALERMO – Un nuovo scivolone in Aula, un nuovo scontro fra la sinistra e i renziani anche se, stavolta, perfino il sindaco Leoluca Orlando bacchetta il suo assessore alla Mobilità, ossia il leader di Sc Giusto Catania. Cronaca di un’altra giornata ad alta tensione dalle parti di Palazzo delle Aquile, dove nel giro di due giorni la maggioranza si è spaccata su temi delicati come le chiusure al traffico e la Ztl.
Dopo che ieri fra Italia Viva e Sinistra comune sono volati gli stracci, con i fedelissimi di Catania pronti a sparare a zero sugli uomini di Davide Faraone ed Edy Tamajo, oggi è andato in scena il secondo atto di una querelle che sembra destinata a durare. A Sala delle Lapidi infatti è approdata la delibera sulle pedonalizzazioni volute dall’amministrazione per andare incontro a pub e ristoranti, visto che lì è più facile concedere l’uso di sedie e tavolini all’aperto.
Un provvedimento che sulla carta sarebbe dovuto andare in porto senza troppe preoccupazioni, ma il clima da “lunghi coltelli” in maggioranza ha complicato le cose. Il capogruppo di Sinistra comune, Barbara Evola, aveva infatti chiesto di rinviare la discussione a fine mese per aspettare il ritorno di Catania, fuori città, ma la pregiudiziale è stata bocciata grazie ai voti di Italia Viva. E sempre grazie ai renziani la delibera è stata addirittura restituita agli uffici, chiedendo che la giunta proceda ancora con le ordinanze (come fatto sinora) per poi discutere delle pedonalizzazioni, senza però fermarle.
Apriti cielo. “Il voto di oggi che restituisce all’Amministrazione il provvedimento sulle pedonalizzazioni, all’attenzione del consiglio dal 20 giugno, conferma la linea di rottura provocata ieri – tuona Barbara Evola – La convergenza di Italia Viva sulle posizioni della minoranza delinea un quadro politico nuovo all’interno del consiglio, ma assolutamente chiaro: si sta costruendo e sperimentando quell’asse cui accennava recentemente Faraone in una sua intervista (rilasciata a Livesicilia, ndr), evidentemente per qualcuno il progetto è cambiato”. Un attacco a tutto campo ai renziani, accusati platealmente di voler rompere il patto di maggioranza per smarcarsi in vista delle prossime elezioni. “Gli attacchi continui all’assessore alla Mobilità e alle scelte politiche della Giunta e della maggioranza nascondono una visione diversa di città – continua la Evola – Il progetto elaborato nel 2017 per qualcuno non c’è più. Chiedo al sindaco, garante della maggioranza e del progetto, di prenderne atto per capire come continuare questa esperienza di governo”.
“Già oggi il voto sarebbe stato tardivo, perché è surreale trovarsi in estate inoltrata a discutere di un provvedimento che avrebbe già dovuto essere più che efficace – rincara la dose Fausto Melluso (Sc) – Si è scelto di non decidere e di restituire l’atto: un passo del tutto incomprensibile, che doveva, al limite, essere proposto due mesi fa e non oggi. Per questo pensiamo che sia grave che Italia Viva abbia votato insieme alla Lega, a Fratelli d’Italia e al resto delle opposizioni. Si tratta, semplicemente, di una ripicca politica nei confronti di un assessore: non sarà l’assessore stesso, però, a subirne le conseguenze ma, casomai, la città”.
E fin qui nulla di nuovo, se non fosse che a intervenire nella bega fra i partiti (con Italia Viva rimasta in silenzio) è il sindaco in persona e in modo inaspettato, ossia bacchettando l’assessore Catania. “Ho preso atto del fatto che oggi il consiglio comunale, in assenza di contraddittorio con l’assessore competente, ha restituito agli uffici una delibera importante per l’istituzione di aree pedonali necessarie a sostenere l’attività di esercenti e imprenditori – dice Orlando in una nota – Ho chiesto agli assessori di dare la massima disponibilità a partecipare ai lavori del consiglio comunale per spiegare il contenuto e l’importanza di questa, come di tutte le delibere che vengono proposte dalla giunta, concordando con la presidenza dello stesso consiglio una o più sedute. Nel merito di questo provvedimento sono comunque certo del sostegno che la maggioranza del consiglio comunale darà alle pedonalizzazioni e che sarà presto individuato il modo più agile perché queste possano essere istituite”.
Insomma, il problema per il sindaco non sono le pedonalizzazioni in sé ma i rapporti ormai deteriorati fra i partiti di maggioranza con Catania che finisce quindi sul banco degli imputati, mentre Italia Viva si dimostra essenziale per la maggioranza, in attesa della nomina del nuovo assessore.
“Ennesima bocciatura per l’assessore Catania e per l’arroganza della sua parte politica – commenta Marianna Caronia – Ennesima dimostrazione che l’Amministrazione Orlando non ha più alcuna maggioranza e che anzi una buona parte di chi l’ha sostenuta in passato non nasconde l’insofferenza per comportamenti e atti sempre più arroganti. Quanto ancora dovrà durare questa agonia? A questo punto mi sembra che non sia più rinviabile la discussione di una mozione di sfiducia individuale all’assessore, in modo che tutto sia finalmente chiaro e ciascuno si prenda le proprie responsabilità”. “Che la città sia ormai senza una guida, con una maggioranza andata in frantumi è cosa evidente – dicono i consiglieri del M5s – Riteniamo particolarmente grave che per una delibera importante a sostegno dei commercianti come la pedonalizzazione non fosse presente in Aula l’assessore Catania. Orlando e la sua Giunta sono al capolinea. È ora che vadano a casa”.
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05 Agosto 2020, 19:14