La Magna: “Abbiamo perso |il voto d’opinione”

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02 Novembre 2012, 10:06

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CATANIA – Giovanni La Magna, consigliere Pdl al quartiere Borgo-Sazio e giovane di punta della scuderia del senatore Pino Firrarello, arriva subito al nodo della questione. Attribuisce le responsabilità della debacle elettorale ad una gestione “imperfetta” del partito e ad una legge elettorale che “non prevede il secondo turno”. Crede nei giovani, ma non in quelli appena eletti. Ma non parlategli però di “rottamazione”. La ricetta di La Magna per rilanciare il partito si chiama “primarie”, da indirsi immediatamente, già nella prossima primavera: per decidere il nuovo inquilino di Palazzo degli Elefanti. Giovanni La Magna ha le idee chiare su quali dovranno essere le qualità del prossimo sindaco. Una su tutta: essere “catanese”.

L’alleanza che ha sostenuto Nello Musumeci alla presidenza della Regione siciliana esce sconfitta dalle elezioni. Il pdl, socio di maggioranza della coalizione, perde il 75% dei consensi rispetto al voto amministrativo del 2008. Quali le cause?

“Sicuramente le responsabilità vanno attribuite a una gestione del partito a livello nazionale non perfetta. Abbiamo avuto le note vicende della regione Lazio, per non parlare della Lombardia che ci hanno penalizzato. Abbiamo perso il voto di opinione. In queste elezioni la lista è stata trascinata soltanto dal peso dei singoli candidati. Bastava girare per i seggi per rendersene conto”.

Dunque il Pdl, utilizzando un’espressione ormai celebre di Matteo Renzi, andrebbe “rottamato”, “formattato”, ma ciò cosa significherebbe in concreto?

“Non solo assolutamente d’accordo con la “rottamazione”. Le persone non si rottamano. L’esperienza, in politica, la si ha apprende dalle persone che hanno militato tanti anni nel partito. Sicuramente il Pdl oggi deve effettuare un cambio di rotta. Bisogna dare spazio ai giovani, bisogna puntare sulle nuove leve, e, sicuramente bisogna fare in modo che il Popolo della Libertà, partendo dalle prossime amministrative, mandi avanti gente nuova. Ma non persone che provengono delle segreterie, ma giovani che s’impegnano quotidianamente sul territorio, giovani che stanno a contatto con la gente. In questa tornata elettorale abbiamo visto alcuni giovani eletti, ma non credo si avvicino al modo di fare politica a cui voglio intendere”.

Le primarie potrebbero servire a risollevare le sorti del centrodestra?

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“Sicuramente sì. Perché con le primarie, proprio a Catania, il prossimo anno si vota per il sindaco: potremmo avere un sindaco diverso. Non voglio andare contro qualcuno, ma ritengo che negli ultimi anni, proprio il centrodestra, non sia riuscito a fare eleggere un sindaco catanese. Questa è una sconfitta per tutti i catanesi, perché ci sono tante persone che militano nel nostro partito, tanti consiglieri comunali che amano la nostra città, ma non sono mai riusciti a candidarsi. Abbiamo avuto un sindaco napoletano, ora ne abbiamo uno proveniente dalla provincia di Enna. Forse riusciremo ad avere un sindaco di Catania? Ma questo lo deciderà il popolo, non certo noi”.

Approposito di “stranieri”, quanto la presenza del genovese Grillo ha condizionato la sconfitta del Pdl?

“Il credo che il M5S non abbia condizionato il tracollo del nostro partito. Il nostro partito non ha ottenuto il nostro risultato a causa del malcontento nazionale generato dal governo Monti. Le gente è stanca dei partiti in generale, è stanca di vedere il soliti volti, i soliti nomi. Per questo alcuni hanno votato M5s per vedere volti nuovi e gente nuova. Questo ci dovrebbe far riflettere, perché non possiamo permettere che i partiti finiscano. Ora, mi auguro soltanto che i deputati del M5s sappiano governare, che riescano a portare proposte concrete all’Ars”.

L’ormai ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, uomo di punto del Pdl isolano, stando a quanto rilanciato da LiveSicilia nei scorsi, si è detto disponibile ad offrire una stampella alla giunta regionale di Rosario Crocetta. Come commenta questa presa di posizione?

“Cascio può volte si è comportato in maniera un po’ equivoca durante la scorsa legislatura. Oggi sostenere Crocetta sarebbe un gravissimo errore. Il Pdl aveva una candidato, Musumeci, non eletto anche a causa di una legge elettorale che non prevede il doppio turno. Si può pensare di sostenere, al limite, qualche provvedimento, ma un appoggio diretto no”.

 

 

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02 Novembre 2012, 10:06

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