La manifestazione-guerriglia,| 9 poliziotti feriti, 16enne denunciato

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16 Novembre 2012, 20:05

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PALERMO – Nove poliziotti contusi con diagnosi che vanno dai sette ai nove giorni e la denuncia, per uno studente di sedici anni, fermato e denunciato dalla Digos. È questo il bilancio della manifestazione dei seimila studenti che oggi hanno sfilato per le strade del centro città, ma le vie di Palermo si sono trasformate in un campo di battaglia. Lacrimogeni, uova, sassi contro la polizia e petardi, infatti, hanno fatto di una manifestazione, nata come pacifica e autorizzata, una vera e propria guerriglia. A partire dall’area davanti a Palazzo dei Normanni, dove sono iniziati gli scontri con le forze dell’ordine.

La polizia, in tenuta antisommossa, ha effettuato alcune cariche di alleggerimento in prossimità di Palazzo d’Orleans, mentre i ragazzi, davanti all’ingresso della presidenza della Regione hanno lanciato panelle e crocché, in risposta – secondo quanto è stato comunicato dagli studenti – al rifiuto della polizia di fare entrare alcuni dei giovani per incontrare il presidente Rosario Crocetta. Anche i trasporti hanno pagato le conseguenze della protesta in centro: la stazione centrale è stata circondata dalla polizia per evitare che gli studenti occupassero i binari, mentre in piazza è scesa anche la Gesip. Davanti alla Cattedrale e lungo tutto corso Vittorio Emanuele, poi, altri momenti di tensione. Il giovane che è stato denunciato dalla polizia è stato individuato proprio in quella zona: tra la folla, aveva il volto travisato ed era armato di un arnese.

Gli studenti delle scuole palermitane sono scesi in piazza per protestare contro la politica di “austerity” del Governo Monti e contro i tagli ai danni delle scuole. Luogo di concentramento per il coordinamento degli “Studenti Medi” piazza Verdi, mentre da piazza Castelnuovo è partito un gruppo guidato dal “Coordinamento Sintagma”. Non sono mancati gli scontri. Tre poliziotti feriti, un ragazzo sarebbe stato fermato.

Insieme agli “Studenti Medi” anche i lavoratori della Gesip. Gli operai dell’ex azienda partecipata hanno simbolicamente inscenato il loro funerale. Preceduti da una motoape che trasportava una bara con un operaio “morto”, i lavoratori hanno seguito il corteo manifestando la loro vicinanza alle motivazioni che hanno spinto i giovani ad occupare la città. “Oggi siamo in piazza per ribadire che questa crisi non siamo noi che dobbiamo pagarla. Siamo pronti a portare le scuole fuori dai nostri edifici, fuori dalle logiche di partito e sindacato che tendono a privatizzare sempre di più le scuole. La scuola è il tempio del sapere, non è un’azienda”, ha spiegato al microfono di LiveSicilia Pietro Folchini, uno degli studenti che hanno manifestato a gran voce il loro dissenso.

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“Questo è il secondo corteo del coordinamento Studenti Medi di Palermo. Continuiamo a portare avanti i concetti del 5 ottobre. Siamo qui per portare dei contenuti e per far valere i nostri diritti”, ha continuato Folchini facendo riferimento allo sciopero dello scorso 5 ottobre che ha visto più di 70.000 studenti nelle piazze di oltre venticinque città d’Italia. Un altro studente, Paolo La Vara, ha spiegato i motivi della protesta: “Le nostre motivazioni sono sempre le solite. Stanno distruggendo la scuola pubblica. Con le riforme strutturali della riforma Gelmini e con gli ennesimi tagli quando noi ci diplomeremo e laureeremo non entreremo mai nel mondo del lavoro. Siamo disposti a fare sacrifici, ma non dobbiamo essere i soli”.

Il corteo degli Studenti Medi, seguito dai lavoratori della Gesip, si è mosso attraverso via Ruggero Settimo e Corso Tukory, paralizzando la città. Gli studenti, dopo una prima tappa presso la Provincia, dove hanno lanciato delle uova, hanno raggiunto Palazzo D’Orleans, sede della Presidenza della Regione. Qui gli studenti hanno tirato razzi, cannoli e crocchè contro i carabinieri. Inevitabile lo scontro. Le forze dell’ordine, dopo l’avvicinamento progressivo degli studenti hanno risposto caricando contro il corteo. Non è andata meglio davanti alla Cattedrale dove gli studenti hanno scagliato pietre e bottiglie di vetro contro la polizia. Anche lì la situazione è degenerata in uno scontro corpo a corpo.

La polizia ha poi lanciato dei lacrimogeni per disperdere un gruppo di studenti che cercava di forzare il blocco. Durante gli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti sono rimasti feriti tre poliziotti.Un ragazzo sarebbe stato fermato. Intorno alle 12.00 I disagi hanno però colpito anche i pendolari a causa della chiusura momentanea della stazione centrale. Sono stati chiusi, infatti, gli ingressi della stazione centrale per evitare che i manifestanti occupassero i binari. Il corteo si è infine concluso presso viale delle Scienze, Lì gli studenti hanno annunciato l’occupazione di tutte le scuole palermitane a partire dal prossimo lunedì.

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16 Novembre 2012, 20:05

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