22 Luglio 2024, 11:37
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PALERMO – Il percorso inizierà formalmente nel pomeriggio ma sarà soltanto il primo atto. La manovrina ‘Interventi finanziari urgenti’ mollerà gli ormeggi iniziando la sa navigazione nelle acque della commissione Bilancio.
Il Parlamento inizierà l’esame del provvedimento proprio nel giorno che segnerà il cambio della guardia all’assessorato all’Economia. Marco Falcone avrebbe dovuto essere presente a Palazzo dei Normanni ma si trova a Siracusa a inaugurare una caserma dei vigili del fuoco. I conti della Regione sono ora un affare per Alessandro Dagnino.
La manovrina parte da sette articoli, con fondi per i Comuni in dissesto e con un piano di riequilibrio già approvato, ma è già partita la corsa agli emendamenti. Diversi e pesantissimi quelli avanzati dagli stessi assessori, che coprono la quasi totalità dei 160 milioni di budget, mentre le proposte di modifica arrivate dai deputati peserebbero per circa trenta milioni di euro. “Sarà necessario lavorare e fare sintesi per arrivare all’approvazione in tempi ragionevoli”, suggerisce una voce dell’opposizione che avanza l’ipotesi di un maxiemendamento che metta insieme le richieste di tutti.
Il governatore Renato Schifani, intanto, conversando con l’Ansa apre al dialogo: “Ho sempre avuto il massimo rispetto del Parlamento e l’interlocuzione è sempre costate col presidente dell’Assemblea Gaetano Galvagno, al quale si riconosce autorevolezza e grande capacità di mediazione. Non sono mai stato contrario agli emendamenti parlamentari sulle manovre del governo purché migliorino la qualità degli interventi sul territorio e su questo troveremo certamente punti di sintesi”.
S.C.
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22 Luglio 2024, 11:37