23 Maggio 2013, 18:13
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CATANIA – “Il 25 maggio, giorno di inaugurazione della mostra La materia di un sogno è un momento di risveglio culturale che si avvale non più dei tradizionali mezzi di comunicazione quanto delle ultime frontiere rappresentate dal web e dai social media, funzionali a veicolare importanti messaggi culturali” – ha esordito Antonio Condorelli moderatore della conferenza stampa”. La mostra rappresenta l’occasione per avviare la creazione di una rete tra differenti istituzioni culturali della città; è, infatti, realizzata con la collaborazione ed il contributo scientifico dell’Accademia di Belle Arti di Catania e occupa, con alcune opere della collezione e nuovi interventi specifici, anche la Sala Vaccarini delle Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero” e la facciata di Palazzo Biscari.
“E’di notevole importanza- afferma Paolo Brodbeck, presidente della Fondazione omonima – il coinvolgimento dei due siti cittadini, quali Palazzo Biscari e Biblioteca Civica, in un gioco di antico e contemporaneo, per lanciare un messaggio. Il mio sogno – prosegue – è quello di trattenere a Catania i tanti turisti che, ahimè, transitano in città; nel nostro piccolo, infatti, vogliamo essere – conclude – punto si riferimento nel processo di crescita e sviluppo artistico-culturale e strumento di promozione dell’arte contemporanea”.
A presentare il progetto i rappresentanti delle istituzioni coinvolte. Per la Fondazione Brodbeck, oltre il presidente Paolo Brodbeck, Nadia Brodbeck, Gianluca Collica, direttore della Fondazione e curatore della collezione privata; Carmelo Nicosia, ex direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, nonché artista in mostra; Gianpiero Vincenzo, critico, sociologo, docente e co-curatore della mostra che, insieme a Gianluca Collica e Alessandra Ferlito, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le due istituzioni e la straordinarietà della collezione in mostra, ricca di opere dal carattere museale(per importanza e dimensioni), di artisti famosi nel mondo, oggi finalmente fruibili a tutti. “Si tratta di una mostra a livello internazionale – dichiara il professore Gianpiero Vincenzo – per la grandezza del respiro che, sono certo, potrà diventare cerniera culturale con tutta l’arte ed in particolar modo con l’arte contemporanea, vera e propria fucina di sperimentazione”.
Ci si è soffermati poi sul concetto di normalizzazione dell’arte: “Non esiste l’arte alta o quella bassa – questo il contributo del maestro Carmelo Nicosia. Qualsiasi opera d’arte – aggiunge – deve risultare accessibile ed il nostro obiettivo è, appunto, di realizzare un archivio che riguarderà uno specifico territorio così da rendere la fruizione una operazione alla portata di tutti”.
La mancanza di risorse pubbliche non può impedire all’arte di spiccare il volo soprattutto in una città come Catania in cui, di certo, non può lamentarsi la ricchezza di siti culturali ed artistici: “E’solo un problema di competenze – dice Nicosia – che occorrerebbe risolvere. Il circuito che nasce da questa iniziativa, e che è necessario non resti un unicum nel panorama, può allargarsi circolarmente coinvolgendo una pluralità di soggetti pubblici e privati”.
Ha partecipato alla conferenza anche l’onorevole Salvo Fleres, presidente delle Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero”, che ha colto l’occasione per ringraziare ufficialmente la Fondazione ricordando l’importanza del patrimonio culturale della nostra città.
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23 Maggio 2013, 18:13