15 Dicembre 2020, 20:08
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CATANIA – È stata una lunga scia di sangue quella che ha macchiato le strade di Catania tra gli anni 80 e 90. E molti di quegli omicidi sono rimasti- in parte o totalmente – irrisolti quasi tre decenni. L’operazione Thor avviata dalle dichiarazioni di Francesco Squillaci “Martiddina” ha permesso di riaprire faldoni impolverati e riempire pezzi di mosaico rimasti vuoti.
Sono 25 i delitti di mafia, tra cui il duplice caso di lupara bianca di Angelo Santapaola e Nicola Sedici del 2017, (LEGGI QUI LA LISTA) su cui i carabinieri, coordinati dal pm della Dda etnea Rocco Liguori, hanno indagato.
L’inchiesta ha portato davanti al gup 29 imputati, tra uomini d’onore, vecchi killer, boss di sangue blu e pentiti storici: Alfio Adornetto, Maurizio Avola (collaboratore), Santo Battaglia, Filippo Branciforte, Enrico Caruso, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Cocuzza, Nunzio Cocuzza, Orazio Benedetto Cocimano, Umberto Di Fazio (collaboratore), Francesco Di Grazia, Natale Di Raimondo (collaboratore), Aldo Ercolano (classe ’60), Salvatore Natale Fascetto, Ivan Natale Filloramo, Santo La Causa (collaboratore), Ferdinando Maccarrone (collaboratore), Francesco Maccarrone, Marcello Magrì, Orazio Magrì, Sebastiano Nardo, Natale Cesare Patti, Aurelio Quattroluni, Giuseppe Raffa (collaboratore), Vincenzo Santapaola (figlio di Salvatore), Vincenzo Santapaola (figlio di Nitto), Giuseppe Squillaci, Nicolò Squillaci, Nunzio Zuccaro.
Arriverà entro domani mattina la decisione del gup sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Rocco Liguori nei confronti di Alfio Adornetto, Sebastiano Nardo e Vincenzo Santapaola (classe ’56, figlio del defunto Salvatore). Gli altri 26, invece, hanno scelto il rito abbreviato e la requisitoria comincerà il prossimo 8 febbraio. Moltissime le parti civili, familiari delle vittime per lo più, che si sono costituite nel procedimento penale.
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15 Dicembre 2020, 20:08