La morte dello studente di Marsala nella città di Roberta Ragusa

La morte dello studente marsalese, giallo nella città di Roberta Ragusa

La donna scomparve nel 2012. Il padre del ragazzo: "Sei il nostro angelo"

Francesco Pantaleo era uscito di casa sabato scorso. Il corpo dello studente di Marsala è stato ritrovato bruciato. Viveva da studente fuori sede dell’Università di Pisa. Aveva 23 anni.

“Sei stato e sarai sempre il nostro angelo”, scrive il padre in un post dov pubblica la foto del foglio da bambino.

Francesco condivideva l’appartamento con altri due studenti. Nella sua stanza ha lasciato portafoglio, telefono e occhiali da vista. Oggetti da cui nessuno si separa mai, specie se si ha in programma di fuggire.

La certezza che fosse il corpo di Francesco è arrivata ieri grazie all’analisi del Dna. Lo hanno trovato in un campo di girasoli a San Giuliano Terme, non lontano da Pisa. Un paese di cui si è molto parlato negli anni per un altro fatto di cronaca nera.

La mattina del 14 gennaio 2012, Antonio Logli, 49 anni, elettricista di San Giuliano Terme, denunciò la scomparsa di sua moglie Roberta Ragusa, 45 anni. Il corpo non fu mai trovato, il marito è stato condannato a 20 anni per omicidio. I suoi legali stanno lavorando ad un ricorso alla Corte di giustizia europea.

Ora un nuovo giallo, la morte di Francesco Pantaleo. Omicidio o suicidio? Le prime risposte arriveranno dall’autopsia. Parenti e amici dicono che lo studente di Ingegneria informatica non aveva alcun motivo per togliersi la vita.

Il padre del giovane, Tonino ha scritto un post pubblico sul profilo facebook: “Mio figlio Francesco non è più con noi, adesso è tra gli angeli. Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicino”.

La madre, Franca Barresi, nei giorni scorsi, lanciando un appello al figlio, prima di conoscere la drammatica notizia, aveva fatto riferimento ad un percorso universitario non proprio chiaro. Francesco gli aveva detto che attendeva il risultato dell’ultimo esame e poi sarebbe tornato in Sicilia in vacanza prima di discutere la tesi. Ed invece dai primi accertamenti degli investigatori sembrerebbe che il ragazzo avesse nascosto il fatto di non avere sostenuto alcuni esami.

Il sindaco Massimo Grillo ha annunciato che proclamerà il lutto cittadino quando la salma tornerà a Marsala. Gli amici e i docenti del liceo scientifico Ruggieri, dove Francesco si è diplomato, si dicono sgomenti per quanto accaduto. Descrivono il ragazzo come gentile, buono e allegro. Nulla, dunque, che facesse presagire il tragico epilogo della vicenda. Anche agli amici aveva detto che sarebbe tornato presto in Sicilia per le vacanze. Nessuno crede all’ipotesi del suicidio.


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