10 Gennaio 2025, 11:14
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ENNA – L’avvocato di una delle sorelle di Larimar Annaloro, la quindicenne trovata morta il 5 novembre scorso nel giardino della sua casa di Piazza Armerina, ha presentato alla Procura di Enna una denuncia per omicidio e depistaggio, a carico di ignoti.
“Abbiamo portato fatti e circostanze secondo noi importanti per questa tesi”, dice l’avvocata Carmelina Adamo in rappresentanza della sorella della quindicenne.
La Procura per i minori di Caltanissetta continua a indagare per istigazione al suicidio e diffusione di materiale pornografico.
“I miei assistiti restano fermamente convinti che quello di Larimar sia stato un omicidio – dice Milena Ruffini, legale della famiglia della quindicenne – Si continua a lavorare in questa direzione ma per formalizzare la denuncia e poter fornire una pista coerente e precisa, in accordo con i nostri periti, riteniamo opportuno attendere l’esito degli accertamenti”.
Ruffini conferma che stanno proseguendo le investigazioni e gli accertamenti tecnici, a cui i consulenti della famiglia stanno partecipando così come le indagini difensive. “Nel frattempo è stata accolta la nostra istanza di accesso agli atti alla scuola e siamo in attesa di ricevere la documentazione richiesta per poi valutare come procedere anche su questo fronte”, conclude l’avvocato della famiglia.
Larimar venne trovata dalla madre, impiccata a un albero, inginocchiata e legata con una corda fino ai piedi. Poco prima, a scuola, durante la ricreazione, avrebbe avuto una discussione dai toni accesi con una compagna che l’avrebbe accusata di avergli rubato il fidanzato.
A questa discussione avrebbero partecipato altri compagni di scuola, ad alcuni dei quali la procura per i minori ha sequestrato i telefoni. Da giorni, infatti, pare girassero sui cellulari immagini intime della giovane Larimar.
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10 Gennaio 2025, 11:14