17 Giugno 2013, 10:10
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PALERMO – Dal rosso corallo intenso di parure, bracciali e orecchini all’argento lucido di vasi e brocche, dalla raffinatezza di oro e diamanti alle decorazioni più curiose e ricercate: colore e allegria prendono forma nel grande salone dell’Oratorio dei Bianchi, prestigiosa sede di allestimento della mostra “Antichi Mestieri tra passato e futuro”. L’esposizione si pone a conclusione del progetto “Tecniche artistiche dell’oreficeria siciliana”, realizzato dall’Università degli Studi di Palermo grazie al finanziamento divulgato dall’assessorato regionale alla Formazione professionale.
Dopo un breve periodo di istruzione frontale, tramite lezioni e seminari sulla storia delle celebri arti, le giovani apprendiste hanno potuto prendere parte al processo di lavorazione vero e proprio recandosi all’interno delle botteghe e confrontandosi con le maestranze presenti ad oggi in Sicilia. “Il risultato è stato sorprendente, in poco più di un anno e mezzo le ragazze hanno imparato un mestiere e alcune di loro sono rimaste talmente affascinate da questa nobile arte che hanno deciso di rimanere all’interno delle botteghe che in questi mesi le hanno accolte – assicura Maria Concetta Di Natale, direttrice del progetto -. Lo studio dell’oreficeria siciliana fornisce la base per il gusto della policromia, della solarità, della terra di Sicilia così piena di tesori nascosti, spesso dimenticati, e tutti da riscoprire”.
La mostra, a detta della Di Natale, rappresenta soprattutto un espediente e un importante monito per far rifiorire l’attenzione dell’intera Isola verso lo studio e la conoscenza delle cosiddette arti decorative che, come già avvenuto nei secoli passati, anche in futuro potrebbero dar lustro e vigore a tutta la Sicilia: “La Sicilia era conosciuta e apprezzata nel mondo per le sue arti decorative e, adesso, dobbiamo tornare a rilanciare tale cultura visiva come studio del passato che rivive e si interseca al presente e, perché no, al futuro – prosegue la direttrice – Bisogna attenzionare la realtà di oggi per poter offrire nuovi sbocchi occupazionali proprio in questo settore tanto proficuo in tempi remoti”. La rassegna resterà aperta fino al 30 giugno tutte le mattine dalle 9.00 alle 12.30, escluso il lunedì.
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17 Giugno 2013, 10:10