La musica classica al Garibaldi |Concerto nel reparto di Pediatria

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25 Febbraio 2018, 19:50

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CATANIA – La forza e la poesia della musica classica per regalare un’emozione ai piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale Garibaldi di Nesima. È questo il cuore dell’iniziativa che ha spinto i professori d’orchestra del teatro Massimo Bellini a organizzare e allestire dei mini concerti all’interno del nosocomio catanese. Proprio ieri si è tenuto il quarto appuntamento nell’androne dell’unità ospedaliera. Perché in questi casi, poco o nulla contano le scene, l’acustica o il palco, ciò che conta è comunicare con i bambini e renderli partecipi fino in fondo di quella bellezza che forse – anche solo per un breve istante – potrà rendere più spensierata la loro permanenza in ospedale. Ma a suonare non erano sono solo i maestri dell’orchestra accompagnati dai loro meravigliosi strumenti, fra violini e violoncelli. Insieme a loro anche i nuovi giovani talenti catanesi che hanno voluto aggregarsi al progetto dando vita ad un piccolo miracolo.

A promuovere l’iniziativa è il professore Bruno Boano con il progetto Musica per Catania, “E’ uno svago – afferma – per i bambini ma anche per noi stessi in fin dei conti. Quando siamo immersi nell’arte possiamo anche meglio comunicare. È un progetto di solidarietà che abbiamo già portato nelle scuole elementari riscontrando grande interesse da parte dei bambini. Lo abbiamo strutturato come fosse una forma di gioco per loro, li facciamo dirigere, cantare e loro si stupiscono. Credo che noi lavoratori del Bellini abbiamo il dover di essere la locomotiva dell’arte in questa città. Dietro la musica classica c’è l’onesta di grandi uomini. E poi la musica parla all’uomo è un po’ come la religione. Ecco perché il nostro prossimo obiettivo è suonare nelle carceri”, conclude. Per i pazienti del reparto è stato scelto il tema delle stagioni di Vivaldi. Il primo dei quattro concerti è iniziato con la primavera e concluso con l’inverno.

“È una bellissima iniziativa – ha spiegato Antonino Palermo, il primario dell’Unità pediatrica del Garibaldi – Noi come pediatri, come operatori sanitari impegnati a curare i bambini siamo sempre propensi a cercare qualcosa che possa distrarli dalla patologia di cui sono affetti. E dare loro un po’ di gioia. Sono stato molto contento quando il maestro Boano con la sua associazione ci ha proposto il progetto. Noi lo abbiamo accolto con grande entusiasmo. Tutte le volte che gli orchestrali sono venuti qui a suonare hanno fatto trascorrere dei momenti di spensieratezza ai bambini. La musica ha degli effetti positivi, specialmente il violino. I piccoli ne sono rapiti. E anche se ci sono pazienti che non possono lasciare le loro stanze, la musica si diffonde comunque nel reparto. Ecco perché ci auguriamo che quest’iniziativa possa ripetersi”.

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A seguire Boano anche il violinista Alessandro Cortese che si sofferma sul valore sociale della musica. “La musica è una forma di comunicazione fra le più alte – dice – perché permette di parlare a chiunque. Unisce e colpisce altri sensi. L’idea che la musica sia solo ascoltabile in un teatro dietro il pagamento di un biglietto credo che sia riduttivo per il teatro ma anche per la società. Il musicista ha invece il compito di portare in giro la musica. E questo va fatto soprattutto per dare la possibilità a chiunque, anche a chi vive un disagio, o ha un problema di assaporare la bellezza dell’arte e sentirsi meglio anche solo per poco. Suonare  riesce a sortire in loro questo effetto”, conclude.

Ma non solo musica classica. Ogni giorno il reparto di pediatria dell’ospedale Garibaldi è riscaldato anche dall’amore dei numerosi volontari specializzati in clown terapia.

 

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25 Febbraio 2018, 19:50

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