17 Dicembre 2013, 10:12
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PALERMO – Tre note in meno di venti ore. L’assessore all’Energia Nicolò Marino prova ad allontanare le nubi sul proprio futuro in giunta. Ma lo fa a modo suo. Contrattacando, nei confronti di alcuni “signori della politica” che “parlerebbero senza pensare”.
“Forse alcuni signori della politica – ha detto nel pomeriggio Marino – sono poco abituati ai fatti: sul sito del dipartimento sono pubblicate le cartografie delle aree idonee e non idonee che limitano in maniera straordinaria, nell’unico modo consentito dall’ordinamento, la possibilità di ottenere autorizzazioni nel settore eolico. Ho mantenuto l’impegno preso in nome del governo con il Pd, rispondendo alla mozione proposta, ripristinando nel settore quella legalità violata da chi solo a parole ha detto no all’eolico, determinando invece un disastro amministrativo. Sarebbe il caso, – ha aggiunto l’assessore – prima di parlare, di informarsi meglio. Ritengo offensivo, non nei miei confronti per carità’, ma nei confronti di coloro che hanno lavorato con serietà’ e impegno per rendere possibile il programma del governo (da altri mai realizzato) – mi riferisco alle donne e agli uomini del dipartimento energia – aprire bocca senza prima pensare, verificare, e ancora pensare e verificare: ma forse è pretendere troppo”.
Insomma, se da un lato Marino prova a confermare la “sintonia” col presidente Crocetta, anche in questo non lesina critiche dure alla “malapolitica”, oggetto di attacchi anche in passato.
Un’idea che ritorna nel comunicato diffuso solo questa mattina, quando si erano diffuse le voci di un possibile “licenziamento” di Marino dalla giunta, ad opera del governatore: “Non consento a nessuno – la risposta piccata di Marino – di parlare di spaccature fra me e il presidente Crocetta o fra me e il partito democratico. Il riferimento all’eolico è in linea con quanto da me riferito in aula in termini condivisi dal partito democratico che aveva proposto una mozione in merito. Il governo Crocetta, – prosegue la nota di Marino – per la prima volta, ha posto in essere le vere azioni per limitare il rilascio di autorizzazioni nel settore delle energie rinnovabili eoliche si tratta della individuazione delle “zone idonee e non idonee” – spiega – Rimango, quindi sorpreso della polemica che è stata pretestuosamente innescata. In occasione del mio intervento all’Ars avevo già precisato che nessuna legge regionale potrà mai impedire l’energia eolica in Sicilia, trattandosi di materia riservata allo Stato, ho altresì ribadito che le conferenze di servizio sono un obbligo di legge e non una facoltà dell’amministrazione”. Per Marino “l’ambiente può essere solo tutelato attraverso la ricognizione dei vincoli paesaggistici ed ambientali attraverso l’atto amministrativo già predisposto dal mio Dipartimento”. “Come già riferito all’Ars ho ribadito che l’energia eolica è stata e sarà essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che sono stati imposti dalla comunità europea e che l’Italia ha ribadito per la regione Sicilia, pena nuove potenziali condanne – prosegue – Fare quest’ultima affermazione non significa affatto volere l’eolico, ma soltanto operare correttamente nel rispetto delle leggi per raggiungere l’obiettivo politico voluto dal presidente della Regione Siciliana e da ne condiviso: limitare veramente l’impatto ambientale derivante dalle pale eoliche”.
Ieri in tarda serata, invece, il rammarico era legato solo alla “rinascita” di una polemica sorta nel giorno della presentazione di un importante progetto insieme ad Enel: “La notizia – ha detto ieri in tarda serata Marino – è il finanziamento ad ENEL di 50 milioni di euro per l’ammodernamento della rete siciliana, in particolare delle cosiddette cabine primarie. Tutto questo pone la nostra regione in una posizione di primato rispetto alle altre. Significa poter monitorare in ogni istante le potenzialità della nostra rete anche per le immissioni provenienti da energie rinnovabili, ivi compresa quella eolica. Si tratta di una notizia positiva per l’azione del governo. Non consento quindi a nessuno di parlare di spaccature fra me e il Presidente Crocetta o fra me e il partito democratico. Il riferimento all’eolico è in linea con quanto da me riferito in aula in termini condivisi dal partito democratico che aveva proposto una mozione in merito. Il Governo Crocetta, per la prima volta, ha posto in essere le vere azioni per limitare il rilascio di autorizzazioni nel settore delle energie rinnovabili eoliche si tratta della individuazione delle “zone idonee e non idonee”.
Rimango, quindi sorpreso della polemica che è stata pretestuosamente innescata. In occasione del mio intervento all’Ars avevo già precisato che nessuna legge regionale potrà mai impedire l’energia eolica in Sicilia, trattandosi di materia riservata allo Stato, ho altresì ribadito che le conferenze di servizio sono un obbligo di legge e non una facoltà dell’amministrazione; l’ambiente può essere solo tutelato attraverso la ricognizione dei vincoli paesaggistici ed ambientali attraverso l’atto amministrativo già predisposto dal mio Dipartimento. Come già riferito all’Ars ho ribadito che l’energia eolica è stata e sarà essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che sono stati imposti dalla comunità europea e che l’Italia ha ripatito per la regione Sicilia, pena nuove potenziali condanne.
Fare quest’ultima affermazione non significa affatto volere l’eolico, ma soltanto operare correttamente nel rispetto delle leggi per raggiungere l’obiettivo politico voluto dal Presidente della Regione Siciliana e da ne condiviso: limitare veramente l’impatto ambientale derivante dalle pale eoliche”.
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17 Dicembre 2013, 10:12