22 Febbraio 2016, 17:43
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ROMA- A quasi 20 anni dal suo arrivo sul piccolo schermo, 26 film per la tv accolti da record di ascolti anche con le repliche torna in prima serata su Raiuno la creatura letteraria di Andrea Camilleri, Il commissario Montalbano, incarnato da Luca Zingaretti e diretto da Alberto Sironi, con due nuovi appuntamenti. Lunedì 29 febbraio andrà in onda ‘Una faccenda delicata’, sul misterioso omicidio di una prostituta 70enne e lunedì 7 marzo ‘La piramide di fango’, su un complesso intreccio tra politica e affari mafiosi.
Tra le novità Sonia Bergamasco nel ruolo dell’eterna fidanzata del commissario, Livia, a cui si aggiungono gli interpreti ‘storici’ come Cesare Bocci, Peppino Mazzotta e Angelo Russo. Questo ritorno è anche una ”rifondazione”, spiega Carlo Degli Esposti, produttore della serie con Nora Barbieri e Max Gusberti: ”Abbiamo ad esempio diminuito il numero di film da quattro a due per avere più tempo di preparazione e non dare niente per scontato. Ci sono state molto utili anche le letture delle sceneggiature a casa di Camilleri e i suoi consigli”. Uno degli obiettivi della serie ”è arrivare sempre più anche alle nuove generazioni, perché nelle storie di Andrea c’è molto per i ragazzi di oggi”. In questi anni, spiega Zingaretti ”sono cambiati più L’Italia, il mondo che ci circonda, rispetto a Montalbano. Lui reagisce ai mutamenti che si trova davanti mantenendo sempre la sua identità. Per certi aspetti queste sue nuove storie sono più buie, per altri lui ha mantenuto la sua ‘fanciullezza”.
Secondo l’attore ”Camilleri ha creato un personaggio estremamente seducente, perché trova in se’ le risposte che gli servono e non va dietro né ai soldi né al potere. Non ha il cartellino del prezzo attaccato. Montalbano afferma la sua unicità e suscita un’attrazione fatale. Noi uomini vogliamo assomigliargli e le donne vorrebbero averlo vicino”. Un successo, di cui Tinni Andreatta, direttore di Rai Fiction ha ricordato i numeri, come la media d’ascolto complessiva delle prime visioni, superiore al 31% con 8.6 milioni di telespettatori; gli ultimi 4 episodi al 36% di media con più di 10 milioni di spettatori, e vendite in 65 Paesi. Per lei ”Montalbano è il testimonial più forte di come sia possibile costruire una grande fiction di servizio pubblico in cui qualità e successo convivono e in cui attraverso un racconto di genere passa l’anima profonda della nostra società”. Sonia Bergamasco, grande attrice di cinema teatro e tv, reduce dal successo di Quo Vado ha accettato subito di calarsi nei panni di Livia (interpretata prima dall’austriaca Katharina Bohm e poi dalla svedese Lina Perned). ”Mi sono inserita nel gioco di squadra e nella perfezione della scrittura. Ho voluto che Livia parlasse italiano, rinsaldasse il rapporto con Salvo e avesse in questa sua maturità una forma di sorriso”. Per Zingaretti ”siamo fortunati ad avere Sonia con noi, il personaggio riacquista così la centralità che merita, lei è il ‘refugium peccatorum’ di Montalbano”. Alberto Sironi accenna anche al fatto che “Camilleri ha scritto l’ultimo Montalbano, come voi sapete ed è ancora chiuso nella cassaforte di Sellerio. Andrea ci ha raccontato la trama e ci ha chiesto di mantenerla segreta forse quel romanzo potrebbe diventare un film, chi lo sa, staremo a vedere”. Molto meno convinto di uno sbarco di Montalbano al cinema il produttore della serie, Carlo Degli Esposti: “non ci penso proprio a un film per le sale. Quello di Alberto è solo un pensiero, noi invece puntiamo principalmente a far tornare al più presto Montalbano in tv”. Infatti due nuovi film per il piccolo schermo saranno girati da marzo e andranno in onda l’anno prossimo. (ANSA)
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22 Febbraio 2016, 17:43