30 Luglio 2011, 14:15
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Una nuova proroga per Gesip fino al 30 settembre, in attesa di affidare alla società nuovi servizi, e un fitto calendario di incontri fra i vertici dell’Amia e l’amministrazione comunale per sanare i debiti pregressi e stilare un nuovo contratto di servizio. La giunta Cammarata, riunitasi stamane, ha dato il via libera ai provvedimenti rispettando anche gli impegni presi nel tavolo tecnico convocato ieri in Prefettura per la raccolta dei rifiuti, che torna lentamente alla normalità.
“Abbiamo concluso ieri una transazione con Amia – ha detto il sindaco Diego Cammarata – a cui daremo nove milioni in 30 anni per allineare i conti fino al 2009 e la prossima settimana, da martedì a giovedì, tutti i pomeriggi i commissari si incontreranno con il Direttore generale, Gaetano Lo Cicero, per completare fino al 2011 e definire alcune questioni fra cui le penali. Mi aspetto, però, che Palermo torni pulita quanto prima. Il presidente Sorbello ha detto che la nostra sarà la città più pulita d’Italia: sono sicuro che sarà così”.
Un allineamento dei conti che permetterà di mettere ordine nel rapporto dare-avere fra Amia e l’amministrazione. In passato, infatti, l’azienda ha svolto servizi non richiesti da apposite ordinanze con coperture di spesa. “Da anni diciamo alle aziende – conferma Lo Cicero – che non basta una lettera o una telefonata per ordinare nuovi servizi ma serve un’ordinanza con apposita copertura, per evitare debiti fuori bilancio. Tenteremo di capire se questi servizi fatturati da Amia dal 2009 al 2011 sono stati supportati da un’ordinanza o meno”.
Altro punto scottante sarà l’adeguamento del contratto di servizio, che in caso di mancanza di risorse potrebbe costringere ad aumentare la Tarsu. Cammarata si è detto disponibile a parlarne ma al termine di un percorso a tappe che verifichi la reale necessità dell’aumento. Il comune, inoltre, metterà a disposizione anche 59 milioni per gli investimenti, così come previsto nel piano di ripatrimonializzazione al quale manca solo un ultimo tassello che dipende dall’Agenzia per i rifiuti.
Sul fronte Gesip, invece, arrivati i 45 milioni da Roma dopo la firma del presidente della Regione Raffaele Lombardo, la giunta ha varato una proroga fino al 30 settembre quando verrà fatto un nuovo affidamento direttamente dalla giunta senza passare dal consiglio comunale. Entro il 31 agosto i vertici della società e il comune dovranno stabilire come aumentare la produttività dei servizi, quali nuovi affidare all’azienda (si parla della pulizia delle spiagge e della custodia dei sottopassi di viale Regione) e l’aumento del corrispettivo economico che permetterà alla Gesip di uscire dalla liquidazione. “Il governo ci ha dato questi fondi solo perché non coprono una mala gestione della società, ma i tagli approvati dal Parlamento. Altrimenti, in un momento di crisi mondiale come questo, non ce li avrebbero concessi. La Gesip registra una perdita per gli adeguamenti delle retribuzioni, peraltro obbligatori per legge. Voglio ringraziare – ha proseguito il sindaco – il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha sempre avuto a cuore i problemi di Palermo, come anche Angelino Alfano, il presidente Silvio Berlusconi e il sottosegretario Gianni Letta, con cui in questi mesi mi sono sentito giornalmente. A questi vanno aggiunti i ministri Saverio Romano e Raffaele Fitto per”. La Gesip ha in corso anche un contenzioso con l’Agenzia delle entrate per circa 15 milioni di euro, che ha provocato la perdita nei conti dell’azienda. Il comune anticiperà la somma con i 45 milioni per poi farsela restituire e usarla per il nuovo contratto di servizio.
Ma c’è anche spazio per qualche punzecchiatura nei confronti di Raffaele Lombardo e Francesco Musotto, capogruppo dell’Mpa all’Ars. “Anche Lombardo ha ammesso che ho ereditato la difficile situazione delle società partecipate – ha detto Cammarata – ed è un evento visto che si farebbe ammazzare pur di non darmi ragione. Ho sentito anche che vuole commissariarci, ma è il suo metodo: appena trova un oppositore, che ha il coraggio di dire quello che pensa, lui commissaria, ormai sta commissariando tutto e tutti”.
E su Musotto, definito ‘compagnuccio di partito di Lombardo’, ha detto: “E’ un pover’uomo, gli voglio bene perché ha avuto tante delusioni. Nel 2001 ha perso le elezioni dopo aver provato a non farmi candidare e nel 2007 non è riuscito a non farmi ripresentare e rieleggere. Umanamente lo capisco”.
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30 Luglio 2011, 14:15