19 Giugno 2016, 14:20
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PALERMO – Un acquazzone di breve durata ma che ha fatto calare il sipario sulla grande paura degli incendi scoppiata giovedì nelle province di Trapani, Palermo e Messina. La Sicilia si è risvegliata oggi sotto a una pioggia più che mai benefica, caduta anche nella notte e risultata utile a spegnere quei focolai che vigili del fuoco e uomini del corpo forestale non erano riusciti a soffocare definitivamente. Fino a ieri, infatti, nella zona di Cefalù erano ben visibili piccole scie di fumo sulle colline attorno alla zona di Mazzaforno, una delle più colpite dagli incendi.
L’emergenza è rientrata, turisti e villeggianti della zona sono nelle proprie abitazioni ma cenere e fuliggine sulla spiaggia e a pelo d’acqua sono ancora lì a testimonianza delle fiamme che hanno sconvolto la zona pochi giorni fa. In Comune è già partita la conta dei danni, mentre si lavora per ripristinare tutti i servizi. “La situazione è sotto controllo – racconta il sindaco, Rosario Lapunzina – ma abbiamo ancora una trentina di nuclei familiari senz’acqua per via delle condutture bruciate giovedì. Ci sono diversi disagi ancora nelle zone di Mazzaforno, Settefrati, Roccazzo, San Biagio e Sant’Ambrogio -. Le utenze elettriche, grazie anche al grande lavoro di Enel, sono quasi tutte ripristinate ma ora esiste un pericolo stabilità per gli alberi e le palificazioni elettriche danneggiati dalle fiamme”. Nel pomeriggio ennesima riunione nella sala operativa allestita negli uffici del Comune.
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19 Giugno 2016, 14:20