06 Maggio 2014, 19:14
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PALERMO – La polemica sulle auto blu dell’Assemblea regionale siciliana approda in Aula. E provoca una reazione molto dura del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Che interviene a chiusura del dibattito a Sala d’Ercole per fare chiarezza. E rimanda il resto a domani, a una conferenza stampa convocata in mattinata, per parlare di auto blu e vitalizi (ha fatto scalpore nei giorni scorsi la notizia che tra i beneficiari ci sia anche Totò Cuffaro), dopo le notizie uscite in questi giorni sugli organi di informazione.
“Basta con le calunnie e le diffamazioni – ha tuonato il presidente dell’Assemblea -. Domani parlerò di auto blu e di vitalizi per difendere questo parlamento da certe bassezze. Ho provato a difendere il prestigio di questo parlamento. Qui, non tutti i deputati sono difendibili. Ma nessuno si può coprire dietro le calunnie”.
Poco prima sul tema erano intervenuti i deputati Giovanni Greco e Antonio Malafarina. “Apprendo che il presidente e i questori hanno usufruito delle auto blu. Ma chiedo: hanno anche ricevuto i rimborsi per trasporto su gomma? Sarebbe una grossa delusione…”, ha detto Greco. Poco dopo, Malafarina aveva aggiunto: “Mi auguro che il Consiglio di presidenza riveda questa scelta che non trova adesione in quest’Aula né nella pubblica opinione”.
Il riferimento è al noleggio di sette auto blu (la scelta sarebbe ricaduta sulle Bmw) da parte dell’Ars. Si tratta di una spesa di 352 mila euro più Iva, per quattro anni, che saranno a disposizione di presidente, vicepresidenti, questori e segretari. L’Ars in precedenza disponeva di un parco auto di ben 18 vetture. Ardizzone ne parlerà domani in conferenza stampa ma già oggi ha risposto a Greco in merito ai rimborsi per il trasporto su gomma: “Tanto per capirci, il trasporto su gomma non spetta nè al presidente nè ai componenti del Consiglio di presidenza. Non escludo che i singoli componenti del Consiglio di presidenza, a fronte del perdurare di notizie calunniose, possano intervenire in altre sedi”, ha detto il presidente, citando la celebre aria del Barbiere di Siviglia “La calunnia è un venticello”.
Greco dal canto suo ha replicato con un comunicato, rilanciando: “Ritengo inammissibile che un semplice intervento, mirato a far chiarezza su come venga amministrato il denaro pubblico, sia considerato una bassezza o perfino una calunnia. Non ho parole. Ardizzone è stato il primo a parlare di Palazzo di cristallo ma su quali basi se non è più possibile nemmeno intervenire in Aula per chiedere semplici chiarimenti. Mi chiedo ancora a cosa servano le auto blu assegnate ai questori che hanno mere competenze di gestione interna al Palazzo. Pensano di utilizzarle all’ interno del cortile Maqueda?”.
In effetti i rimborsi per i trasporti sono stati ormai assorbiti, dopo la legge sulla spending review che ha recepito il decreto Monti, dall’unica voce della diaria esentasse – di 4.500 euro mensili – che insieme all’indennità tassabile forma l’emolumento per i deputati. Ma Ardizzone ha aggiunto che già prima della legge sulla spending review una delibera del consiglio di presidenza aveva escluso questo rimborso (la così detta “indennità su gomma”) per il presidente e per i membri del consiglio di presidenza a cui spettava l’auto di servizio.
Quasi tutti i consigli regionali italiani negli ultimi anni hanno ridotto il parco vetture. Secondo il censimento nazionale delle auto blu del governo nazionale, l’Ars, anche dopo la cura dimagrante che ha portato le auto blu da 18 a 7, resta uno dei consigli regionali col maggior numero di vetture. Il consiglio regionale dell’Emilia Romagna – unico in Italia – ha abolito del tutto le auto blu. La Lombardia invece ne ha otto (quattro ammiraglie e quattro sotto i 1.600 di cilindrata), la Puglia ne ha due, la piccola Val d’Aosta e la Calabria tre, la Basilicata cinque (ma per un consiglio con 21 membri contro i 90 di Sala d’Ercole), la Sardegna sei, il Veneto, il Lazio e il Piemonte quattro.
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06 Maggio 2014, 19:14