29 Novembre 2012, 18:37
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Il dott. Pietro Franza mi ha conferito incarico di prendere contatti con la Vs. redazione al fine di evidenziare e chiedere quanto segue.
In data 28 novembre 2012, sulla Vs. testata veniva pubblicato un articolo (ancora oggi presente in home), a firma del giornalista Claudio Reale, corredato da una foto riproducente l’effige del dr. Pietro Franza; articolo dal contenuto gravemente diffamatorio e lesivo della di lui immagine, reputazione ed onorabilità.
Difatti, nella mera titolazione del pezzo del quale trattasi “Franza, Ciancio e gli altri. I partners di Mercadante”, nel relativo cappelletto “Dall’ex presidente del Messina Calcio all’editore catanese: tanti i nomi noti dell’imprenditoria siciliana lambiti dall’inchiesta della Procura di Palermo.”, nei passi grassettati a mò di capoverso e, infine, nello stesso contenuto dell’articolo vengono da Voi riportate notizie inesatte con il chiaro effetto di etichettate in mio cliente, come coautore, unitamente al sig. Gaetano Mercadante, dell’attività illecita oggetto di indagine. Il tutto corredato (al fine di consentire al lettore di operarne una puntuale identificazione anche fisica) da un’immagine quasi a metà pagina del dr. Franza.
Di contro, alcuna notizia ufficiale circa il Vs. dichiarato coinvolgimento del mio assistito, ovvero del c.d. Gruppo Franza, nell’inchiesta della quale trattasi risulta, ad oggi, sussistere. Né potrebbe aversi, atteso che: il dr. Pietro Franza giammai è da ritenersi “il più vicino alla Novamusa s.r.l.”, non foss’altro perché, come da Voi pur precisato, solo fino al febbraio del 1996 detenne delle quote della suddetta società; alcun automatismo inevitabile, se non una visione preconcetta ed avulsa della realtà, può mai aversi tra Novamusa S.r.l. ed il “Gruppo Franza”, tanto più che tale dato viene da Voi ancorato ad una dichiarata rassegna stampa (asseritamente mai smentita) del lontano 2002 e, quindi, più che mai datata rispetto alle irregolarità ed illiceità ascritte al Mercadante (illiceità che, sempre a seguire quanto da Voi scritto, sarebbero afferenti ad una gestione realizzata in epoca di gran lunga successiva); la Novamusa s.r.l. (quantomeno dal 2004) non è mai stata amministrata né da alcuna persona fisica, né da alcuna persona giuridica riconducibile al c.d. Gruppo Franza.
Tale pubblicazione, pertanto, capziosamente riporta notizie inesatte, nonché in neretto alcune evenienze (tra l’altro illogiche rispetto a quanto contenuto nel medesimo articolo), introducendo fittiziamente nel lettore il sospetto di congetturali collegamenti tra la il dr. Pietro Franza, il cd. Gruppo Franza ed altri soggetti inquisiti nell’ambito del procedimento che ha visto coinvolto il sig. Gaetano Mercadante. Pubblicazione che, quindi, per ciò stesso lede gravemente l’immagine, l’onore e la reputazione del professionista da me rappresentato. Ciò posto, Vi invito a voler effettuare le necessarie rettifiche e/o precisazioni, dandone il giusto risalto.
Con l’espresso avvertimento che, in difetto, mi vedrò costretta a rivolgermi alla competente autorità giudiziaria per i provvedimenti del caso.
Avv. Isabella Barone
Prendiamo atto delle precisazioni.
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29 Novembre 2012, 18:37