01 Giugno 2009, 20:29
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Non solo assunzioni massicce ed indiscriminate. La crisi economica dell’Amia, sarebbe dovuta anche a una serie di spese esagerate e in alcuni casi ingiustificate. Questo, almeno, è quanto intende chiarire la Procura di Palermo che ha aperto un’inchiesta nei confronti di alcuni dirigenti dell’ex municipalizzata.
In particolare, l’indagine dei pm sta esaminando le spese sostenute dai vertici dell’Amia nel corso di 22 missioni svolte negli Emirati Arabi.
È stato nel corso di un’inchiesta su due presunte ipotesi di falso in bilancio di cui rispondono l’ex presidente dell’azienda Vincenzo Galioto, il direttore generale Orazio Colimberti e quattro componenti dell’ex cda, che i magistrati hanno vagliato una serie di consulenze dalle quali sono emerse le spese esagerate sostenute nel paese arabo.
Immediato l’attacco dell’opposizione al Comune di Palermo. I consiglieri del Pd, infatti, sulla base di alcune fatture visionate, hanno stimato in circa 300mila euro le spese dei dirigenti. Soldi che, secondo l’opposizione, servivano per voli, alberghi e cene.
Inoltre, sempre dal Pd, giunge la segnalazione di un’anomalia nell’azione dei dirigenti dell’azienda: ”L’Amia, fin dagli inizi del 2006, in forza della legge Bersani – spiega il consigliere del Pd Salvatore Orlando – era destinata a diventare una societa’ in house, come tutte quelle a totale capitale pubblico: stato che le avrebbe impedito di lavorare fuori dalla provincia di Palermo. A dicembre del 2006 – prosegue – il consiglio comunale aveva gia’ deliberato lo stato di societa’ in house dell’azienda. A che titolo, dunque, fino al 2007, i dirigenti sono andati a Dubai sapendo che non avrebbero mai potuto occuparsi di raccolta differenziata fuori dal Palermitano?”.
Dura la critica della senatrice Anna Finocchiaro: “Berlusconi parla della stabilizzazione dei precari – ha affermato l’esponente del Pd – ma non dice che negli scorsi anni Cammarata e Galioto hanno assunto, anche per chiamata diretta e senza concorso, centinaia di persone. Ed e’ sotto gli occhi di tutti l’allegra gestione dell’Amia che, per finanziare fondamentali viaggi a Dubai, aveva evidentemente bisogno che il Comune aumentasse la Tarsu. L’unica colpa della sinistra casomai e’ quella di essersi opposta, con successo, all’aumento di questa tassa”.
Forse Berlusconi non sa – ha detto il vicesegretario regionale del Pd Tonino Russo – che circa 800 assunzioni sono avvenute nel 2008, sotto campagna elettorale. Il premier chieda ai suoi referenti in Sicilia anche delucidazioni sui viaggi d’oro del presidente Galioto a Dubai. Ovviamente per maggiore completezza gli faro’ dono dei due esposti-denuncia presentati dal Pd”.
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01 Giugno 2009, 20:29