La protesta degli sportellisti | Occupata commissione all’Ars

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15 Settembre 2015, 19:06

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PALERMO – Un gruppo di lavoratori degli sportelli multifunzionali ha occupato la sede della commissione Cultura, formazione e lavoro all’Ars. Il personale delle politiche attive del territorio ha proclamato lo stato di agitazione permanente dopo aver ottenuto un incontro con alcuni deputati. “Un confronto acceso e a tratti drammatico”, racconta Adriana Vitale, una lavoratrice che prende parte alla protesta.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’assenza dell’assessore al Lavoro Bruno Caruso all’incontro della quinta commissione, che avrebbe dovuto affrontare la vertenza. “Una problematica che si trascina da anni e per la quale chiediamo una soluzione definitiva – spiega Vitale -. Ma anche oggi dobbiamo costatare l’assenza dell’assessore Caruso. Non è la prima volta che accade. E intanto, circa tre quarti del personale appartenente al bacino rischia di perdere il lavoro”.

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Passati dal bilancio della Regione al fondo sociale europeo, e da qui ad un ente unico per nove mesi, il personale degli sportelli multifunzionali si trova adesso senza certezze per il futuro. “Stiamo parlando di lavoratori con una media di trent’anni di servizio, passati da contratti a tempo indeterminato a precari, e infine rimasti senza lavoro. La maggior parte è ferma dal mese di aprile. E quel che è peggio – aggiunge Vitale – è che non esistono misure di sostegno al reddito”. Tutte circostanze che tra ventiquattrore i lavoratori potranno presentare all’assessore Caruso. La quinta commissione è stata convocata nuovamente per domani. E pare che Caruso abbia assicurato la sua presenza al presidente Marcello Greco, dopo un colloquio telefonico alla presenza dei lavoratori. Una seduta alla quale dovrebbe prendere parte anche l’assessore al Bilancio Alessandro Baccei.

Fino a quel momento, l’intenzione degli sportellisti è quella di restare nella sede della commissione Lavoro. “Noi da qui non ce ne andremo – fanno sapere -. È arrivato il momento di smetterla con le chiacchiere. Veniamo da due anni di incontri e di tavoli tecnici. Adesso basta. Vogliamo che domani si metta la parola fine a questa vicenda”.

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15 Settembre 2015, 19:06

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