Strade, aeroporto e porto in tilt | A Catania un morto d'infarto - Live Sicilia

Strade, aeroporto e porto in tilt | A Catania un morto d’infarto

La protesta degli studenti
di
4 min di lettura

15.58 Un automobilista è morto, per infarto al miocardio, mentre attendeva in fila il passaggio del corteo di protesta di circa tremila studenti che hanno sfilato per le vie di Catania in segno di protesta contro il governo e il ddl Gelmini. L’episodio è avvenuto nei pressi di piazza dei Martiri della libertà. In segno di solidarietà, sottolinea il Movimento studentesco catanese, i manifestanti hanno immediatamente sciolto il corteo. I manifestanti e i promotori della protesta hanno espresso “condoglianze e piena vicinanza alla famiglia” della vittima della tragedia” e “profondamente addolorati per l’immane tragedia” hanno annunciato “la sospensione di ogni protesta studentesca per i prossimi giorni in segno di lutto”. L’uomo, che aveva 51 anni e in passato aveva avuto un altro infarto al miocardio, era in fila con la propria automobile quando è stato colto da malore. Soccorso da personale del 118 é stato condotto nell’ospedale Vittorio Emanuele dove è arrivato già morto. Sull’episodio ha avviato accertamenti la Digos della Questura di Catania, ma fonti investigative confermano la ricostruzione della vicenda resa nota dagli stessi studenti

15.30. Un migliaio di studenti ha nuovamente occupato la stazione di Palermo. I ragazzi si sono distesi sui binari e alcuni hanno bloccato la biglietteria. Già questa mattina gli studenti universitari e delle scuole superiori non avevano permesso l’arrivo e la partenza di diversi treni. Questa nuova occupazione è stata decisa per protestare contro Trenitalia che, dicono gli studenti di Lettere, “non permette ai nostri colleghi che hanno manifestato questa mattina all’aeroporto di tornare a Palermo. Le ferrovie, infatti, non fanno partire la metro”.

12.40. Tutti i cortei degli studenti, che nel corso della mattina hanno bloccato diversi punti della città, si stanno adesso dirigendo verso il palazzo dei Normanni. Secondo gli organizzatori, sarebbero in diverse migliaia a marciare verso l’Assemblea Regionale Siciliana, dove è in corso la seduta sul disegno di legge di proroga dei contratti dei precari regionali.

12.25. Un lunghissimo corteo, formato da circa diecimila ragazzi, sta bloccando il traffico nel sottopassaggio che congiunge la zona della Cala con il porto di Palermo.

12.22. Gli studenti, che hanno già occupato la stazione ferroviaria, sembrano intenzionati ad entrare anche al porto, dove sono stati chiusi i cancelli d’accesso. Tantissimi gli striscioni e i cori contro il governo Berlusconi e il ministro Gelmini.

12.01. Oltre 500 studenti medi ed universitari stanno bloccando l’aereoporto Falcone-Borsellino di Palermo. Gli studenti, arrivati con la linea metropolitana, sono riusciti ad accedere all’aereoporto eludendone i controlli e attraverso la sala degli arrivi sono arrivati alla pista. Gli studenti espongono uno striscione con su scritto “Blocchiamo tutto, que se vayan todos”.

11.12. Un centinaio di studenti degli istituti medi superiori e della facoltà di Scienze dell’università sta bloccando il traffico nella stazione ferroviaria di Palermo, occupando i binari. I manifestanti partecipano a uno dei tre cortei indetti a Palermo per protestare contro la riforma Gelmini e contro il Governo, in concomitanza con il voto di fiducia. Gli studenti che hanno proclamato per oggi il ”Blocchiamo tutto day” minacciano anche di paralizzare il traffico cittadino e i collegamenti con le autostrade.

10.11.  Un gruppo di ricercatori e alcuni docenti hanno occupato la sede del rettorato a Palermo, per protestare contro la riforma Gelmini, nel giorno in cui la Camera vota la mozione di sfiducia al governo. Mentre in città studenti universitari e medi sono scesi in piazza, i ricercatori hanno deciso di effettuare l’occupazione, esponendo striscioni contro il ddl sull’università che aspetta la definitiva approvazione al Senato. L’ateneo palermitano conta circa 60 mila studenti. Il corpo insegnante è costituito da 1200 tra associati e ordinari. 800 sono i ricercatori.

9.15.  E’ partito dalla facoltà di Lettere il primo di tre cortei di studenti universitari indetti per oggi a Palermo per protestare contro la riforma Gelmini e contro il governo, nel giorno in cui si vota la fiducia al Senato. Traffico in tilt. E’ iniziato così il terzo “Blocchiamo tutto day” che coinvolge Lettere, Ingegneria, Scienze Politiche, Architettura, Medicina, Economia, Agraria, Giurisprudenza, Scienze matematiche e fisiche, oltre alle scuole superiori aderenti al coordinamento Studenti medi, che partono dal teatro Massimo. I due cortei si riuniranno ai Quattro Canti, metre un terzo serpentone partirà da via Archirafi, da una delle sedi di Scienze matematiche. E’ la terza volta in meno di un mese che gli studenti paralizzano la città.

9.00. E’ tutto pronto per il terzo atto del “Blocchiamo tutto day”. Gli studenti palermitani, dell’università e delle scuole superiori, scendono oggi di nuovo in piazza per protestare contro la riforma degli atenei predisposta dal ministro Maria Stella Gelmini in occasione della votazione di fiducia al governo nazionale.

A Palermo sono previsti tre concentramenti (uno al Massimo delle scuole superiori che aderiscono al coordinamento “studenti Medi”, uno alla facoltà di Lettere e un altro alla facoltà di Biologia per gli universitari) e blocchi stradali in tutta la città, con le occupazioni di luoghi simbolo, forse anche il castello Utveggio e il santuario di Santa Rosalia sul monte Pellegrino. Gli studenti hanno intenzione di paralizzare nuovamente il traffico cittadino e stavolta ad essere bloccati potrebbero essere gli accessi all’autostrada per la Palermo-Catania e la Palermo-Trapani, oltre ai teatri, le sedi della Regione e della Provincia.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI