10 Settembre 2010, 12:40
2 min di lettura
Saranno circa 7 mila, secondo gli organizzatori, i precari della scuola che domenica manifesteranno sulle due sponde dello Stretto di Messina, contro i tagli della legge 133 e la riforma del ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. Non è previsto il blocco degli imbarcaderi, ma un presidio simbolico “per sottolineare che la priorità è la tutela della scuola pubblica e dei posti di lavoro e non il Ponte sullo Stretto”.
La mobilitazione è stata promossa dalla rete dei precari di Agrigento e hanno aderito la Flc-Cgil, i Cobas, il Coordinamento dei precari in lotta e i comitati provinciali.
I precari giungeranno a Messina da ogni parte della Sicilia con pullman e auto private: tre pullman da Trapani, quattro da Catania, uno da Ragusa, uno da Enna, uno da Caltanissetta, cinque da Palermo, due da Agrigento, uno da Siracusa. Il concentramento è previsto alle 10,30 in zona Masotto, in via della Libertà, all’altezza della Fiera campionaria, di fronte agli imbarcaderi. Sulla sponda opposta, a Villa San Giovanni, è previsto l’arrivo di pullman dalla Puglia e dalla Campania. “Non abbiamo intenzione di bloccare gli imbarcaderi, faremo un volantinaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica. La Sicilia è la regione più colpita dai tagli dopo la Campania – dice Emma Iannì della Rete precari di Agrigento – Spero che il governo capisca che si tratta di una mobilitazione spontanea e che i precari non sono oggetto di strumentalizzazioni politiche”.
Alla mobilitazione ‘Invadiamo lo Stretto” hanno aderito gli studenti medi, l’Udu, il coordinamento genitori democratici e una delegazione del comitato genitori di bambini autistici di Palermo. “Questa iniziativa è la premessa per la manifestazione regionale del 18 settembre a Palermo, promossa dalla Cgil – dice Calogero Guzzetta, segretario provinciale della Flc di Palermo – con i lavoratori di tutte le categorie interessate dalla crisi occupazionale. Occorre essere vicini ai preccari, portiamo il dissenso nelle piazze oltre che nelle sedi istituzionali”.
Per Barbara Evola del Corodinamento precari scuola in lotta “la manifestazione è un’occasione importante per
sensibilizzare la gente sul problema dei tagli, circa 15 mila quest’anno, che ricadono soprattutto nelle regioni del Sud”.
“E’ inquietante il finto appoggio del governo Lombardo ai precari – prosegue – dato che il Mpa ha votato per la riforma
del ministro Gelmini, di cui chiediamo le dimissioni con il ritiro della legge 133. Chiediamo anche l’apertura di un
confronto per una riforma seria della scuola”.
Pubblicato il
10 Settembre 2010, 12:40