La protesta delle guide turistiche parte da Catania - Live Sicilia

La protesta delle guide turistiche parte da Catania

I dettagli.

CATANIA – Parte dal capoluogo etneo la protesta delle Guide Turistiche isolane che denunciano un totale “ingessamento” delle norme per i gruppi di turisti in visita nei siti di rilevanza storico e culturale. Giusy Belfiore è il presidente delle guide turistiche autorizzate etnee dalla Regione Sicilia. “Fino a quando anche gli autobus turistici avevano limitazioni nei posti si riusciva a gestire i gruppi di visitatori – dichiara Belfiore – ma nel momento in cui il trasporto turistico, in generale, viene svincolato da qualunque misura di contenimento sui passeggeri la gestione diventa molto complicata”.

La circolare regionale del 19 giugno scorso autorizza le visite guidate nei siti di rilevanza storico-culturale per un numero superiore a 12 persone, ma senza indicare un massimo di visitatori. Gli ingressi, in pratica, restano congelati a 12 turisti per gruppo. “Gli ingressi di gruppi con 12 persone sono divisi per fascia oraria – continua Belfiore – non entrano più di 2 gruppi per ogni ora. Ma non solo. Se il gruppo è di 50 persone, a esempio, servono due guide per ogni sito, in pratica, il tour operator deve alzare i budget delle prenotazioni. Un esempio concreto è la linea di agenzie Boscolo un grosso tour operator italiano che organizza tour in tutta Italia ed Europa che, pur avendo selezionato la Sicilia e la Costiera Amalfitana come mete principali, si è ritrovato una gestione più funzionale dei tour turistici nella Costiera di Amalfi”.

Il 24 giugno scorso era stato evidenziato il problema delle visite guidate nei siti di maggiore affluenza. L’incontro si è svolto con il direttore dei BBCC Sergio Alessandro e Giuseppe Parello che si occupa dei servizi parchi e siti Unesco. “Abbiamo chiesto che nei siti di maggiore affluenza il numero degli ingressi venga adeguato a quello dei trasporti – continua Belfiore – e ribadito di aumentare, nei musei, il numero di visitatori e portarlo ad almeno 25 persone.” Giovanni Masaniello è il presidente della federazione Regionale Guide Turistiche Siciliane. “La situazione attuale per i tour dedicati ai siti culturali e storici della nostra regione è a un punto fermo – dice masaniello – abbiamo scritto una lettera con alcune richieste all’assessore ai Beni Culturali Alberto Samonà e all’assessore al turismo Manlio Messina. Attendiamo delle risposte” spiega. “I numeri di accesso ai siti di interesse culturale si devono adeguare a quelli dei trasporti. Per la sicurezza dei gruppi turistici abbiamo tutti gli strumenti a nostra disposizione. Ad inizio del tour guidato viene compilata una lista con nomi cognomi, numeri di telefono e provenienza di ogni visitatore da conservare per 14 giorni”, continua..

“Il servizio whisper (radioguide con microfono) serve per mantenere le distanze anti covid-19 e garantire il non assembramento nei siti e durante le passeggiate guidate in città e la temperatura corporea di ogni visitatore viene misurata con strumenti adeguati alle norme. Aspettiamo, a questo punto, delle risposte nel più breve tempo possibile”, dice.

La circolare del Presidente della regione alla quale le guide turistiche fanno riferimento è datata 2 luglio e recita:

“E’ consentita l’occupazione del 100 per cento dei posti a sedere e in piedi per i quali il mezzo è omologato in deroga all’obbligo del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro e al coefficiente di riempimento dei mezzi come recita il Dpcm dell’11 giugno”. Questa ordinanza vale per tutto il trasporto pubblico, ai taxi, agli NCC, agli autobus turistici, al trasporto ferroviario e a quello marittimo. “Su tutti i mezzi di trasporto sia pubblico sia privato accalcati si può – ribadisce Giusy Belfiore – nei ristoranti resta il distanziamento e io, guida turistica, non posso condurre più di 12 persone in un sito archeologico e circa 20 all’aperto in giro per la nostra città”.


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