“La quarantena in baraccopoli |Convivenza col virus e l’amianto”

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28 Aprile 2020, 14:52

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MESSINA  – “In città ci sono luoghi come le baraccopoli dove questo periodo di emergenza da Covid-19 è vissuto in modo ancora più complicato. Purtroppo ho dovuto ordinare a circa 2.500 famiglie, che già vivono in questa situazione di disagio, di restare nelle baracche coperte di amianto. In un ambiente, come dimostrato anche dalle statistiche, dove l’aumento di mortalità per alcune patologie è più incisivo. Questi cittadini hanno fatto un grande sacrificio e li ringrazio”.

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A dirlo è il sindaco di Messina, Cateno De Luca che aggiunge: “Richiamo l’attenzione di tutta la classe politica nazionale su una vicenda che ci trasciniamo da più di 100 anni, perché addirittura abbiamo in qualche zona testimonianze delle baracche del post terremoto del 1908. La maggior parte di queste abitazioni sono degli anni’30, e sono suddivise come lebbrosari nati nel centro urbano, e poi circoscritte dalle successive urbanizzazioni. Posti dove nessuno si avvicinava e la politica in passato non è intervenuta in modo concreto”. “Quello che diventa importate per noi – sottolinea il sindaco Peloritano – è il piano che si sta predisponendo per un un’eventuale evacuazione complessiva, e per questo stiamo pure individuano delle risorse nell’ambito del Pon Metro; non escludo, nel frattempo, se la situazione dovesse peggiorare di trasferire queste persone in albergo e me ne prendo la responsabilità, anche per mettere spalle al muro la classe politica regionale e nazionale”.

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28 Aprile 2020, 14:52

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