29 Settembre 2011, 11:08
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E fu così che Rosy Bindi si svegliò una mattina e scopri l’alleanza con Raffaele Lombardo del Pd siciliano. Le sue parole: “Sono scandalizzata. Il mio partito é andato ad infilarsi al governo con Lombardo anche pregiudicando la possibilità di un’alternativa. Lombardo è stato in qualche modo sollevato dal sospetto di mafia e declassato al voto di scambio. Ti paresse poco! Qualcuno gli ha fatto anche i complimenti. Vogliamo un intrigo meno chiaro tra politica e penale di questo? Io ho preso una posizione chiara. Mentre loro si trincerano sulla situazione locale io ho posto la questione molte volte, per me si è sbagliato”.
Ieri, poi, Leoluca Orlando ha preso la parola a Montecitorio dove si svolgeva il rito di salvataggio del ministro Romano. Dal Pdl, un minuto prima, Manlio Contento aveva accusato i moralizzatori di “avere chiuso gli occhi su Lombardo”. Orlando ha reagito come un uomo infamato dell’indicibile. E ha fatto mettere agli atti che l’Idv in Sicilia con Raffaele non ha nulla a che spartire. Insomma, la questione Romano ha fatto da detonatore alla questione Lombardo. Ragionamento semplice: chi moralizza sulle vicende del ministro dell’Agricoltura, come mai va a braccetto con un presidente sotto processo per voto di scambio, con frequentazioni perlomeno sospette che riempiono le pagine dell’atto della Procura di Catania? Un boomerang.
Siamo sul terreno della doppia etica, ma è un campo sdrucciolevole. Anche la mozione di censura all’assessore Russo è un brutto segnale, per quanto non dispiaccia a Lombardo sul piano tattico personale. Hai voglia di dire che non conta niente. Intanto, c’è e riguarda il campione acclarato di un’esperienza che sta scomoda a molti. Riformisti, discontinui, diversi – tutto quello che volete – e tuttavia Rosy Bindi e altri indicano la nudità del Pd siciliano e dei suoi sentieri contorti. Certo, Lombardo non è accusato di mafia. Ma ci sarà un processo. Certo, Massimo Russo non è accusato di frequentazioni con minorenni. Ma non di solo Bunga Bunga vive e muore la credibilità di un politico.
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29 Settembre 2011, 11:08