28 Ottobre 2010, 14:49
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Batte i pugni sul tavolo Massimo Russo.“Veniamo sputtanati” dice furioso. Secondo i dati forniti dalla Commissione Parlamentare sugli errori della sanità, la Sicilia è al secondo posto per malasanità in Italia. Massimo Russo denuncia un “clima di procurato allarme”, “un polverone mediatico” dietro ai numeri pronunciati da Leoluca Orlando, presidente della Commissione. Lui li smentisce, parlando di “questione metodologica”. I dati forniti dalla Commissione non rispetterebbero quindi i protocolli ministeriali, che si basano sui casi sentinella, quelle segnalate dalla struttura sanitaria e immediatamente verificate dall’assessorato. “Una cosa sono le denunce, una cosa sono i casi sentinella” scandisce Massimo Russo. Quelli segnalati dalla Commissione sarebbero quindi casi ancora in giudizio, e per l’assessore Russo “Su dieci denunce fatte al tribunale della Sanità, in genere 7 sono infondate”. Secondo quanto riferito dall’assessorato, i 52 casi di malasanità segnalati da aprile 2009 e settembre 2010 dalla Commissione Parlamentare scenderebbero a 31. I decessi, invece, “solamente otto”. Trentuno casi che un esperto dell’assessorato ha snocciolato così: nove per cadute (dalla barella o dal lettino), 6 per aver lasciato strumenti chirurgici nel corpo dei pazienti, 3 casi di morte o grave danno in seguito a intervento chirurgico, 4 in seguito ad un parto, 2 per aggressioni tra medici e familiari, 2 di morte materna, un caso di suicidio, una trasfusione sbagliata e due per altre cause. Dati che rileverebbero la sensibilità delle strutture sanitarie a segnalare le disfunzioni interne.
E ancora: nei dati forniti dalla Commisione non ci sono percentuali di incidenza, ovvero non c’è un rapporto con la grandezza della popolazione, o con il numero dei ricoveri, che secondo l’assessore in Sicilia è più di un milione.
Parla di nemici, Massimo Russo, nemici “che ci hanno lasciato questo disastro e quelli che davanti alle cose buone smentiscono quanto è stato fatto”. E’ furioso e stupito allo stesso tempo: “Mi sarei aspettato un diverso comportamento istituzionale” dice. “I problemi ci sono, ma stiamo tentando di risolverli” continua facendo riferimento al rapporto della fondazione Res, “Una buona notizia – afferma l’assessore – secondo cui in Sicilia, si ingrana una marcia in più”. Ma per farlo “occorrono due cose: serenità e fiducia”.
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28 Ottobre 2010, 14:49