19 Aprile 2011, 10:57
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Risparmio. E’ la parola d’ordine in questi giorni a Palazzo d’Orleans e Palazzo dei Normanni, dove è iniziato l’esame in commissione Bilancio dei documenti contabili. A fare i conti con una drastica cura dimagrante questa volta saranno anche i vertici dell’amministrazione: il personale alle dirette dipendenze del governo verrà decurtato del 15 per cento. Questo è quanto prevede il maxiemendamento alla Finanziaria presentato dall’assessore all’Economia Gaetano Armao che oggi arriva in commissione.
Il nuovo corso passa attraverso un taglio degli stipendi dei componenti della Giunta, che perderanno il 10 per cento della loro “busta paga”. I tagli colpiscono un po’ tutti i rami dell’amministrazione.
Il presidente dell’Aran, ad esempio, non potrà guadagnare più della metà di un consigliere dell’analogo organismo nazionale e anche i dirigenti percepiranno qualcosa in meno. Chi guadagna oltre 70mila euro annui perde il 50 per cento degli extra, chi invece supera i 150mila deve dire addio al 70 per cento degli extra.
Meno spese significa anche meno auto blu (il 10%), la soppressione dei difensori civici e il mantenimento delle circoscrizioni solamente a Palemo, Catania e Messina. Ma ancora non basta. Servono soldi, parecchi. Così per accedere alle aree naturali protette si dovrà pagare un ticket d’ingreso e andranno all’asta i beni di Iacp, consorzi Asi e tutti gli edifici delle aziende sanitarie che non sono utilizzi per l’assistenza.
Ecco poi le zone franche. Nel tentativo di fare arrivare investimenti le imprese che vorranno trasferire nell’Isola il proprio domicilio fiscale avranno diritto (se ci sarà però il via libera dell’Europa) a un contributo pari al 50 per cento delle somme versate come imposta sul reddito.
Altra vittima dei tagli sarà la comunicazione istituzionale con la riduzione dei contributi per la comunicazione istituzionale.
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19 Aprile 2011, 10:57