05 Ottobre 2024, 15:54
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PALERMO – “Palazzo d’Orleans non commenta le scomposte e offensive dichiarazioni dell’onorevole Faraone che sembrano mirare, pericolosamente, a esarcebare gli animi, alimentare la tensione sociale e ingenerare ostilità immotivata nei confronti del presidente della Regione, che invece è impegnato, da tempo, nel progetto di realizzazione dei termovalorizzatori per superare definitivamente il problema dei rifiuti”.
È quanto si legge in una nota della presidenza della Regione siciliana che replica a Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati, che nella giornata di ieri ha attaccato Renato Schifani, presidente della Regione siciliana, da poco nominato commissario per la gestione dei rifiuti nell’Isola. Nomina che gli permetterà di mettere in atto il piano per la realizzazione dei termovalorizzatori.
L’attacco, però, non è stato gradito dalla maggior parte dei componenti del centrodestra siciliano, ma non solo, perché a dell’amministrazione Lagalla ci sono dei consiglieri, ma anche l’assessore Totò Orlando, legati a Faraone.
“Un’emergenza sulla quale l’onorevole Faraone è stato sempre distratto – continua la nota – anche nei cinque anni del governo Crocetta, nel quale la sua compagine politica aveva indicato proprio l’assessore al ramo. Vengono, invece, definite farneticanti le dichiarazioni di Faraone sull’ambizione del presidente Schifani a diventare Capo dello Stato”.
Questa mattina il deputato Faraone, che si è presentato in accappatoio davanti Palazzo d’Orlenas per protestare contro la scelta di razionare l’acqua a causa della crisi idrica, ha replicato dicendo: “sono all’opposizione di Schifani, Lagalla non è stato sostenuto da Italia Viva, ma da una lista civica. Non metto insieme le due cose, sono distinte e separate”.
“Le pretestuose polemiche ed i siparietti a favore di telecamera di Faraone nei confronti del Presidente della Regione Siciliana sono infondati nel merito e pongono un tema di metodo”, ha affermato il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi.
“Le sfide che la nostra terra è chiamata a vincere, grazie alla fruttuosa sinergia tra Governo Schifani e Governo Meloni, necessitavano di soluzioni straordinarie come i poteri commissariali che consentiranno di colmare ritardi ultra decennali”.
“Io stessa, prosegue Varchi, condividendo appieno gli obiettivi del Presidente Schifani, mi sono attivata nelle sedi istituzionali per garantire che la Sicilia resti sempre centrale nell’agenda di Governo. Al tempo stesso, il Comune di Palermo, guidato da una coalizione di centrodestra a sostegno del Sindaco Lagalla, ha ottenuto molti e concreti segnali di attenzione da Roma”.
“Per tale ragione – prosegue Varchi – se rispetto al 2022 lo scenario politico è mutato, con un rinnovato posizionamento di Italia Viva nel centro sinistra, nella già programmata e fisiologica verifica di maggioranza di metà mandato, se ne prenderà atto e si adotteranno le scelte consequenziali per evitare da parte di alcuno politiche ‘dei due forni’ e offrire ai palermitani un’azione di governo della città chiaramente ispirato ai valori del centro destra che compattamente e convintamente ogni giorno rinnova il proprio sostegno al Sindaco di Palermo e al Presidente della Regione Siciliana”, ha concluso il parlamentare di Fratelli d’Italia”.
“Non sarà una banale quanto scomposta dichiarazione di un esponente dell’opposizione politicamente ininfluente in Sicilia a creare crepe nel centrodestra“, è quanto dichiarato da Giampiero Cannella, vice sindaco di Palermo e coordinatore regionale in Sicilia di FdI.
“Il senatore Davide Faraone cerca di ricostruirsi uno spazio elettorale futuro in una sinistra disastrata attaccando immotivatamente il presidente della Regione Renato Schifani ed una maggioranza che sta affrontando con grande, efficacia, competenza e compattezza le più importanti sfide per la modernizzazione della nostra Isola”.
“Italia Viva al Comune di Palermo – aggiunge Cannella – non esiste in nessuna forma, non è presente, ne potrebbe esserlo in una coalizione di centrodestra con Fratelli d’Italia, né nella giunta comunale né nella maggioranza che sostiene il sindaco Roberto Lagalla e che è concentrata unitariamente nell’affrontare e risolvere le problematiche che interessano la città di Palermo”.
“Le esternazioni di Italia Viva contro il presidente della Regione, Renato Schifani, aprono alla necessità di una riflessione interna alla maggioranza al Comune di Palermo”, a dichiararlo è il deputato della Lega all’Ars Vincenzo Figuccia.
“Da mesi faccio notare come alcuni rami dell’amministrazione sembrano vere e proprie isole a parte rispetto al centrodestra a cui dovrebbero fare riferimento. Nella nostra Palermo alcuni temi come sicurezza e sostegno alle famiglie tradizionali sembrano scomparsi dal dibattito per lasciare spazio ai temi della sinistra e dei centri sociali”.
“Voglio ricordare a me stesso che il sindaco Lagalla è stato eletto in discontinuità e rottura all’amministrazione Orlando che nei suoi cinque mandati di governo della Città è stato totalmente fallimentare”.
“È evidente che si pone una questione politica di fronte alla quale il sindaco deve decidere. Nessuno faccia il pesce in barile perché non si può giocare con quattro mazzi di carte. Non commento le squallide parole dell’esponente di Italia Viva che, appositamente, decido di non citare. Non merita tanta importanza”.
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05 Ottobre 2024, 15:54