La replica del Marè: “Nessun pesce |in cattivo stato di conservazione”

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05 Luglio 2014, 17:37

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CATANIA – In merito alle notizie diffuse a mezzo stampa, dopo i controlli predisposti ed eseguiti dalla Task force della Questura di Catania, riteniamo opportuno fare alcune precisazioni.

I lavoratori in nero trovati solo 5 e non 7 come riportato, chiamati come supporto extra tardo pomeriggio del 3 luglio, data in cui sono stati fatti i controlli, per fronteggiare la mole di lavoro.

Riguardo alle ‘gravi condizioni igieniche in cucina’: il controllo è stato effettuato alle 22,00 con 150 clienti circa seduti a cena ( e non alle 19 come è stato per altre attività). Durante le ore di intenso lavoro è facile trovare la cucina non in perfette condizioni, per cercare di soddisfare le esigenze dei clienti.

Riguardo alla cattiva conservazione degli alimenti, contestiamo la presenza di pesce in cattivo stato di conservazione. Gli alimenti erano erroneamente conservati in un locale attiguo alla cucina e quindi non autorizzato. Regolarmente conservati in un congelatore funzionante, con il pesce regolarmente trattato come previsto dalla normativa. Soluzione necessaria solo ed esclusivamente a causa della enorme richiesta e conseguente del consumo del pesce. Il pesce surgelato veniva regolarmente identificato come tale nei nostri menù, come previsto dalla legge.

Sulla non tracciabilità di alimenti, precisiamo che gli unici alimenti privi di tracciabilità sono 17 bicchieri di polpa di ricci e del gambero rosso. La scelta di tenere questi alimenti è stata solo per proporre ai nostri clienti prodotti che rispecchiano i nostri alti standard, evitando dunque di acquistare prodotti importati o surgelati.

Riguardo alle concessioni per il ballo: il problema nasce dal ritiro delle autorizzazioni uniche all’apertura di tutti i Lidi della Scogliera di Aci Castello. Precisiamo che la nostra società era già stata verificata dalla commissione comunale di vigilanza locali pubblico spettacolo con ‘esito positivo’ in data 16/6/2014 e quindi ritenuta idonea.

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Riguardo alle sanzioni complessive da 50 mila euro, dai verbali risultano sanzioni per una cifra complessiva di 3 mila euro.

La società si e’ già adoperata per risolvere le inadempienze contestate e garantire come sempre ai nostri clienti sicurezza alimentare e dei locali.

 

Fidast S.r.l.

La società che gestisce il Marè

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05 Luglio 2014, 17:37

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