09 Maggio 2014, 20:17
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La risposta è contenuta nella stessa lettera del presidente Crocetta: il tribunale di Milano ha invitato, e non certo obbligato, la Regione a valutare nuovamente le ipotesi conciliative. Un simile invito, come dice lo stesso Crocetta, era stato rivolto del resto nel luglio 2012. La delibera della giunta citata assegna all’avvocato Pier Carmelo Russo il mandato di acquisire queste proposte, attuando dunque una scelta: ascoltare le proposte delle controparti. D’altro canto, l’articolo diceva esplicitamente che, nella delibera, la giunta specificava che la conciliazione sarebbe stata “oggetto di separata valutazione”. Non si ipotizzava dunque la rinuncia della Regione alle proprie pretese, né si alterava alcunché, visto che la delibera era citata testualmente.
Prendo atto, inoltre, che il presidente della Regione ha cambiato idea rispetto a stamattina, quando al telefono mi ha detto che l’apertura alle conciliazioni era una responsabilità da addebitare all’ex assessore Nicolò Marino. Una verifica con l’interessato, avvenuta nella giornata di oggi, ha permesso di verificare l’infondatezza dell’affermazione di Crocetta: “L’unica proposta che avevo fatto in giunta – ha detto Marino a LiveSicilia – era un’azione riconvenzionale, cioè chiedere il risarcimento del danno a chi lo sta chiedendo a te. Avevo interrotto i termini di prescrizione per farlo e avevo avvisato l’Avvocatura dello Stato chiedendo di poter essere assistito”. Come al solito, LiveSicilia ha raccontato i fatti. Senza alcuna “distorsione” né omissione. Sarebbe bastato, caro presidente, “dare un’occhiata” al nostro articolo. E ammettere semplicemente di aver cambiato idea. Conoscendola, non sarebbe poi stata una gran novità.
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09 Maggio 2014, 20:17