16 Febbraio 2011, 12:29
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Il neo nominato commissario straordinario dell’ospedale Civico di Palermo, Carmelo Pullara, replica con una nota alle accuse mosse ieri da diversi polici, in merito alla sua candidatura alla poltrona di primo cittadino di Licata, sostenuta anche dall’Mpa di Lombardo. Pullara parla di falsità apparse sulla stampa, con un riferimento preciso all’edizione palermitana del quotidiano la Repubblica.
“La cosa grave – scrive il commissario straordinario – è che queste falsità vengono sbandierate come verità assoluta già da ieri pomeriggio anche da alcuni esponenti politici in comunicati stampa inviati pochissimo tempo dopo la notizia del mio incarico all’Ospedale Civico diffusa dinnanzi a tutto il personale e ai sindacati”.
Pullara ribadisce “di non essere stato un candidato dell’Mpa alle elezioni a sindaco di Licata. Sono stato candidato quale espressione della società civile, sostenuto dalla lista civica “Pullara Sindaco”; l’Mpa faceva parte di un raggruppamento di liste che ha appoggiato in un secondo momento la mia candidatura, questa è la verità. Il mio curriculum inequivocabile e trasparente dimostra un percorso professionale svolto interamente in ambito sanitario e iniziato ad appena vent’anni. Ho trascorso in sanità la metà degli anni che ho. Ho seguito master universitari anche al Nord, ho partecipato, vincendoli, a concorsi a Legnano e a Padova, dove di certo solo il leghista e autonomista Borghezio poteva aiutarmi”.
“Il mio curriculum, per altro giudicato idoneo e pertinente, quindi avallato, dal precedente direttore generale, Dario Allegra, (che ringrazio per l’opportunità offertami) ha portato quest’ultimo a scegliermi come direttore amministrativo all’atto del suo insediamento, nel settembre del 2009. Mi chiedo, dunque: se per alcuni è pacifico che il già direttore generale dell’Arnas Civico sia stato scelto per le sue qualità professionali, perché adesso non si può affermare altrettanto per il neo commissario straordinario?”.
“Le polemiche di alcuni – conclude Pullara – che accompagnano la mia nomina, per mia fortuna polemiche solo di alcuni, mi portano, inoltre, alla seguente considerazione: si chiede alla società civile di impegnarsi in politica, e allorquando ci si impegna, ciò diventa una macchia che “infanga” il curriculum, o una colpa grave da additare e espiare nella propria professione. Non lo ritengo giusto e corretto. Spero di essere giudicato per le azioni che intraprenderò e per i risultati già ottenuti. Ringrazio fin d’ora per la fiducia accordatami, e per quella che ancora mi si vorrà accordare”.
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16 Febbraio 2011, 12:29