La rete di Cosa nostra ad Alcamo | Droga in casa di uno degli indagati

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23 Febbraio 2017, 09:29

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PALERMO – Il 21 febbraio la Dia e la Polizia di Stato di Trapani hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Palermo, nei confronti di Ignazio Melodia, 61 anni, reggente del mandamento mafioso di Alcamo, e di altre cinque persone. Le perquisizione hanno portato al sequestro – in due abitazioni nella disponibilità di un indagato, il camionista incensurato Giuseppe Di Giovanni – di 13 chili di hashish e marijuana, 39 coltelli, 49 cartucce calibro 38, un machete, una sciabola, sciabola, 2 tirapugni, 11 cartucce calibro 16, un fucile ad aria compressa e 2 mazze da baseball.

Di Giovanni, indagato per associazione mafiosa, è considerato un favoreggiatore della famiglia mafiosa di Alcamo e del suo reggente Ignazio Melodia, del quale era autista e uomo di fiducia; avrebbe partecipato a incontri nel corso dei quali si decideva il sostegno della cosca nei confronti di candidati a sindaco e al Consiglio comunale di Alcamo. Nel corso di una conversazione intercettata, è lo stesso Di Giovanni ad attribuirsi il ruolo di mafioso: “Io.. io… ave che ho fatto la scelta di fare il mafioso, io ‘ave’ che ho fatto la scelta di fare il mafioso… assaitutti volevano fare il presidente, chi voleva fare il presidente, io il mafioso sempre ho voluto fare”.

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23 Febbraio 2017, 09:29

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