03 Maggio 2020, 14:15
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Si fanno sempre più forti i dubbi sulle informazioni giunte dalla Cina quando è scoppiata l’epidemia del Covid-19. Secondo una ricerca condotta dall’alleanza di intelligenza “Five Eyes”, il governo cinese avrebbe deliberatamente nascosto o distrutto prove all’inizio della pandemia. Il documento, ottenuto dal quotidiano The Daily Telegraph in Australia, riporterebbe una serie di sotterfugi commessi da parte della Cina e illustrerebbe innanzitutto come Pechino inizialmente avesse negato che il virus potesse essere trasmesso da uomo a uomo. Ma non finisce qui: alcuni medici “scomparsi” avrebbero cercato di avvertire dell’epidemia e la Cina avrebbe rifiutato di fornire dei campioni agli scienziati internazionali che cercavano di individuare un vaccino. Le agenzie di intelligence statunitensi stanno conducendo un’indagine su ordine di Donald Trump, che ha chiesto al governo cinese di pagare un risarcimento per la sua presunta negligenza nel consentire alla pandemia di diffondersi in tutto il mondo. Sempre secondo il documento dell’intelligence, in passato “figure-chiave del laboratorio di virologia di Wuhan hanno lavorato o fatto tirocinio in laboratori del governo australiano”. Ed è proprio qui che avrebbero portato avanti “ricerche su virus ricavati da pipistrelli, cercando per sintesi di ottenere dei coronavirus incurabili“.
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03 Maggio 2020, 14:15