08 Settembre 2020, 16:13
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PALERMO – La Rinascente potrebbe trasformarsi da punto fermo del commercio palermitano in edificio deserto: la trattativa per l’affitto dei locali di via Roma che da nove anni ospitano il negozio non trova sbocchi, il contratto scadrà a fine mese e il rischio che naufraghi l’intera attività è sempre più concreto.
Ecco perché i circa cento dipendenti del punto vendita sciopereranno venerdì 11 e sabato 12 settembre, con sit-in previsti a piazza San Domenico per l’intero turno di lavoro, in una doppia giornata di protesta indetta dai sindacati Uiltucs Uil Sicilia e Filcams Cgil Palermo.
L’auspicio dei lavoratori è che la voce della loro disperazione non si perda nel nulla di fatto che in questi mesi ha caratterizzato le operazioni per rimodulare il canone. La società di gestione di risparmio Fabrica Immobiliare infatti insisterebbe nel mantenere l’importo dell’affitto a 2 milioni 400 mila euro, cifra che sarebbe invariata dal 2011; secondo le valutazioni di Rinascente, però, il valore della ‘casa’ palermitana del gruppo del settore moda sarebbe due volte inferiore.
Entra nel merito della questione anche la deputata regionale Marianna Caronia: “La vicenda della Rinascente, dove il mancato accordo sul rinnovo di un contratto di affitto mette a rischio un’attività commerciale di prestigio che a Palermo occupa decine di lavoratori, non può vedere assente la Regione Siciliana”, commenta. Poi si rivolge all’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano: “Dovrebbe convocare un tavolo fra tutte le parti in causa e con il Comune di Palermo. Come per altre importanti vertenze, la Regione deve mettere in campo un’azione politica di mediazione e dialogo fra le parti, perché in ultima analisi, in caso di mancato accordo, a farne le spese sarà un pezzo importante dell’economia del capoluogo”.
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08 Settembre 2020, 16:13