29 Dicembre 2009, 14:42
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La nuova riorganizzazione della burocrazia regionale dettata dalla legge del 16 dicembre 2008 n. 19, pubblicata sulla Gurs del 24122008 n.59, prevede la nascita di tredici dipartimenti, che saranno operativi fra qualche giorno, dal 1 gennaio 2010.
Vediamoli uno per uno.
–Presidenza: accorpa segreteria generale, programmazione, Ufficio Bruxelles, Protezione civile ed Ufficio legislativo e legale. Diventa nei fatti una mega struttura con numerosi poteri.
–Economia: assembla gli ex bilancio, tesoro, finanze e credito sul modello del ministero nazionale.
–Autonomie locali e funzione pubblica: assorbe l’ex assessorato alla Famiglia ed amplia le competenze sugli enti locali, primi fra tutti i comuni.
– Famiglia, politiche sociali e del lavoro: con lo scopo di accorpare problematiche simili finora disperse in troppe competenze.
Ma la conversione più incisiva appare quella che riguardo il blocco produttivo. Infatti nasce l’assessorato-dipartimento alle Attività produttive, che ingloba gli ex industria e cooperazione; Infrastrutture, mobilità e trasporti che assorbe gli ex Lavori pubblici; Energia e servizi di pubblica utilità che sarà uno dei primi banchi di prova del nuovo governo: la patata bollente dei rifiuti e delle acque passa a questo dicastero. Mantiene autonomia il Territorio ed ambiente.
Scorporata la Pubblica istruzione dalla ex Cultura. Nasce il Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana; Contemporaneamente viene costituito il Dipartimento-assessorato all’Istruzione e formazione professionale. Amplia orizzonti, competenze ed interessi il vecchio turismo. Diventa: Turismo, Sport e Spettacoli. Mantiene le proprie competenze uniche la Sanità, che però diventa più populisticamente Salute. Sostanzialmente identico il dipartimento alle Risorse agricole ed alimentari, che assorbe anche la Pesca che peregrinava da un assessorato all’altro: finalmente il pesce torna ad essere considerato un alimento.
“Accanto a questa riforma varata altre stanno vedendo la luce spiega l’assessore alla Presidenza Gaetano Armao – sono definiti i testi delle iniziative legislative sulla semplificazione amministrativa ed il nuovo ordinamento del personale; il regolamento sul fondo per la quiescenza dei dipendenti della Regione, il codice antimafia ed anticorruzione dell’amministrazione regionale, la ristrutturazione degli Uffici di Roma e Bruxelles”.
“L’amministrazione regionale – conclude Armao – se messa in condizione di funzionare al meglio, ed a questo servono le riforme, può divenire uno straordinario strumento di sviluppo e di crescita per la Sicilia, un’infrastruttura immateriale che può costituire un importante valore aggiunto. Come si legge sui cartelloni nei ‘lavori in corso’ ci scusiamo dei disagi, ma è già possibile vedere il cantiere in piena attività per mobilitare e valorizzare risorse e competenze professionali, offrire alla Sicilia un’amministrazione moderna ed efficiente, capace di rendere servizi ed attrarre investimenti”.
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29 Dicembre 2009, 14:42