25 Giugno 2020, 20:24
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ROMA – L’Onu sceglie l’Italia, uno dei paesi più desiderati dai viaggiatori di tutto il mondo ma anche tra i più colpiti dalla pandemia, per iniziare, proprio dal 1 luglio giorno della riapertura dei confini esterni di Schengen, il #RestartTourism mondiale. Il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikashvili, accompagnato dal direttore Europa dell’organizzazione, l’italiana Alessandra Priante, sarà infatti in Italia dal 1 luglio per una visita tra Roma, Milano e Venezia durante la quale incontrerà tra gli altri i ministri Dario Franceschini e Luigi Di Maio. “Sono molto felice – spiega Pololikashvili – che l’Italia sia la prima destinazione dell’Unwto dall’inizio di questa crisi globale. E’ un nostro forte alleato e leader mondiale del turismo. Il settore in Italia vale milioni di posti di lavoro e inoltre protegge e valorizza il patrimonio culturale unico del Paese dall’arte alla gastronomia”.
“Per questo – aggiunge – ho risposto con entusiasmo all’invito del ministro Franceschini e del governo italiano, che ha intrapreso sforzi incredibili per riavviare il turismo. L’eliminazione delle restrizioni ai viaggi è stata gestita con sicurezza in via prioritaria e in modo molto responsabile e sostenibile e sono sicuro che la riapertura delle destinazioni, così come il sostegno al settore privato, riattiveranno un settore così cruciale per il economie di tutto il mondo. L’Italia ha assunto la guida dell’accoglienza dei turisti ed è un esempio da seguire per altre destinazioni”. “Sono molto fiera di questa missione, la prima nel mondo per il programma del #RestartTourism. All’Unwto – sottolinea Alessandra Priante – abbiamo voluto dare un segnale forte di sostegno al settore del turismo e trasmettere fiducia a livello internazionale su come anche i Paesi più colpiti, come ahimè l’Italia, hanno saputo reagire in maniera determinata e coraggiosa in un momento cosi difficile”. “Il turismo – conclude – è il motore di riattivazione delle economie di molti paesi, ma anche un settore incredibilmente “umano”. Il ripristino della parte sociale, il recuperare la fiducia anche nel visitare ciò che non si conosce, saranno forse gli obiettivi più complessi. Tutta la nostra organizzazione, assieme al sistema Nazioni Unite, è al fianco dei governi dei nostri Stati Membri e non solo, a fianco del settore privato e soprattutto a fianco delle persone. Perché il turismo è il settore più resiliente ma anche il più inclusivo. Qualità che non si possono perdere in questo momento”.
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25 Giugno 2020, 20:24