05 Ottobre 2019, 16:05
1 min di lettura
PALERMO – La risonanza magnetica non funziona e così è necessario un trasferimento nel centro privato. Il caso è accaduto a Palermo. Un bambino con un tumore celebrale dopo essere arrivato al pronto soccorso dell’Ospedale dei bambini dell’Arnas Civico è stato trasferito all’Ismett perché nell’ospedale pubblico non è possibile fare risonanza magnetica.
A denunciare il protrarsi dei disservizi è il vicesegretario regionale del sindacato Cimo Angelo Collodoro. “Il Civico – ha commentato il sindacalista – avrebbe non una ma tre dispositivi per la risonanza magnetica eppure non ce n’è in funzione neanche uno. Nessun soggetto privato governa un’azienda in questo modo. La situazione ha raggiunto livelli di assoluto paradosso mostrando solo una infinita incapacità gestionale, finendo con il mettere a rischio i livelli essenziali di assistenza in un azienda gravata da un piano di rientro da 60 milioni. Mi chiedo come sia possibile uscire da una situazione di indebitamento e diventare produttivi se si continuano a inviare i degenti in altre strutture per incapacità di gestione del servizio”.
Nel maggio 2019, a distanza di un anno dalla prima audizione sul problema, la sesta commissione parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana, nel corso di un’ispezione all’Arnas, ha preso atto che costose macchine, alcune delle quali acquistate con fondi europei, fossero incomprensibilmente conservate ed inattive nei locali e negli scantinati dell’ospedale, così come più volte denunciato dai sindacati. Solo poche settimane fa le organizzazioni sindacali avevano lanciato l’allarme per il guasto all’unica diagnostica attraverso risonanza magnetica funzionante del Civico, il più grande ospedale del Mezzogiorno a Sud di Napoli. Dall’azienda intanto fanno sapere che nei prossimi giorni dovrebbero essere funzionanti i due strumenti che al momento non sono utilizzati.
Pubblicato il
05 Ottobre 2019, 16:05