09 Agosto 2010, 01:10
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(RP) Abbiamo incontrato l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo. Lui scoprirà adesso, leggendo, che stiamo scrivendo di quella chiacchierata. Non riveleremo – perchè non furono oggetto della discussione – segreti di Stato. Tuttavia, scriviamo perché pensiamo che non ci sia “privato” che tenga dei giornalisti e dei politici. Non ci possono essere “cose che si dicono tra di noi”. Il nostro compito è uno solo: riferire al lettore, senza tradire la buonafede di nessuno.
Al lettore possiamo appena raccontare la nostra impressione. L’assessore alla Sanità ci è sembrato uomo sinceramente appassionato e davvero convinto degli effetti benefici e prossimi del suo operato. Conosciamo, per esperienza, le recite dei politici, non ci è parso questo il caso. Massimo Russo è uno che crede in ciò che fa, ciò non significa che debba per forza avere ragione. E’ uno che non sottovaluta i problemi. Sa – lo ha detto – che siamo nella fase iniziale del cambiamento negli ospedali e nei dintorni. “Le cose migliori – ha promesso – le vedremo in seguito”. Poi ha chiesto: “Voglio solo essere giudicato per quello che faccio”. Per una testata libera non c’è approccio migliore.
E’ vero, la Sanità isolana cade a pezzi. Abbiamo raccontato storie terribili di moribondi in barella, per mancanza di letti. Ogni giorno riprendiamo l’ira di lettori infuriati. Ma è pur vero che non veniamo dall’età dell’oro. I letti, negli ospedali siciliani, sono sempre mancati, le prestazioni sono di regola di livello africano. Russo dice: “Datemi tempo e vedrete che i medici saranno con me”. E la sollecitazione dell’assessore ai manager affinché si bandiscano i concorsi per primari è un ottimo passo.
Cosa vuol dire? Siamo dalla parte di Russo? Mai pregiudizialmente. Continueremo a stare dalla parte del lettore, valutando con molta e severa attenzione ciò che succederà nei prossimi mesi. magari creando una liena diretta con l’assessore, affinché sia lui, in prima persona, a rispondere alle domande dolorose dei nostri lettori. Intanto, rileviamo una circostanza innegabile: Massimo Russo ci ha messo la faccia e l’onore, con noi e non solo con noi. Si è impegnato e ha qualcosa di prezioso da perdere. Nella terra degli uomini senza volto e senza dignità è già qualcosa.
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09 Agosto 2010, 01:10