La Rocca Ruvolo risponde a Costa: rispetto i precari ma l'hub costa troppo - Live Sicilia

La Rocca Ruvolo risponde a Costa: rispetto i precari ma l’hub costa troppo

Prosegue il dialogo a distanza tra la deputata e il commissario per l'emergenza coronavirus a Palermo

PALERMO – “Grande rispetto per tutti gli operatori medici, sanitari e amministrativi impegnati nel contrasto al Covid in Sicilia il cui valore non mi sono mai permessa di mettere in dubbio e per i quali auspico che, dopo la proroga dei contratti, possa arrivare la stabilizzazione in un percorso normativo condiviso con il governo nazionale. Quello che invece continuo a sostenere è che, come accaduto nel resto d’Italia, anche la Sicilia si sarebbe dovuta adeguare nel chiudere costosi hub vaccinali perché ci sono  le Asp, le cure primarie, i distretti, i medici di medicina generale, le farmacie e altri presidi sanitari che possono effettuare tranquillamente vaccinazioni, tamponi e terapie domiciliari”. Lo scrive in una nota la deputata di Forza Italia all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, replicando alle dichiarazioni del commissario Covid per l’area metropolitana di Palermo, Renato Costa.

“Mi sembra davvero eccessivo, e lo dico dopo aver fatto un ulteriore accesso agli atti, tenere ancora in vita l’hub vaccinale della Fiera di Palermo al costo di tre milioni di euro al mese. E ancora: “Peraltro con aggravio sul bilancio regionale dal 30 giugno 2022 quando è stata dichiarata la fine dello stato di emergenza. Questi stessi professionisti – aggiunge La Rocca Ruvolo – possono offrire la loro competenza e il loro know-how in strutture sanitarie carenti di personale. Quel personale medico e sanitario che nel vivo dell’emergenza pandemica ha lavorato negli ospedali tra grandi difficoltà, con i pazienti Covid, rischiando la vita guadagnando poco”. A questo personale “ancora oggi non viene riconosciuto il bonus di mille euro che per loro si era pensato”.

L’hub vaccinale di Palermo, intanto, resterà nei locali della Fiera del Mediterraneo almeno per altri sei mesi, così come scritto da Livesicilia il 7 dicembre. Nessun trasferimento, dunque, all’Istituto Principe di Castelnuovo che sorge in viale del Fante. L’ipotesi del trasferimento aveva messo in allarme le associazioni che in quella struttura portano avanti da anni le loro attività.


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