Barcellona si ferma per La Rosa

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10 Giugno 2013, 09:43

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BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – Tutta Barcellona Pozzo di Gotto si è fermata per onorare il concittadino andato lontano per difendere la libertà e la pace. Negozi chiusi, dopo che il sindaco Maria Teresa Collica ha dichiarato il lutto cittadino “in questo giorno molto triste per la nostra comunità che onora un grande eroe”. Lo stesso primo cittadino, ha anche anticipato che troverà il modo per onorare, nel tempo, l’ufficiale dei bersaglieri, “un eroe – dice – che, non ha esitato un solo istante per difendere con il suo corpo gli altri colleghi che si trovavano lontani dalla loro terra”. “Si è parlato tanto di pace ma la pace va ricercata nella parola di Dio”, ha detto l’arcivescovo di Messina Calogero La Piana, nel corso dell’omelia durante le esequie del capitano, promosso maggiore. La salma dell’ufficiale ucciso in Afghanistan, portata a braccia dai colleghi bersaglieri, è giunta in piazza San Sebastiano, una ventina di minuti prima delle sedici, salutata da un lunghissimo applauso da una marea di persone giunte da tutta la provincia.

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La cerimonia funebre si è svolta nella basilica di San Sebastiano, troppo piccola per contenere tutta la gente accorsa per l’ultimo. In prima fila da una parte gli anziani genitori dell’ufficiale barcellonese, i fratelli e i parenti e dall’altra le autorità civili e militari giunte da tutt’Italia: il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, il sindaco , il vice presidente della provincia regionale di Messina, Carmelo Torre, il generale comandante regione militare Sud, Corrado Dalzini, il vice comandante della Brigata Aosta, colonnello Giovanni Riccioni, il comandante del terzo reggimento bersaglieri della “Sassari” colonnello Corrado Carlini. Fra le corone sistemate ai lati della salma, quella del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A conclusione della cerimonia funebre, un ultimo saluto è stato dato anche dal fratello Antonio, ufficiale dell’aeronautica, e dai colleghi d’Accademia che hanno lasciato una lettera ai genitori. Poi l’uscita dalla chiesa un altro lunghissimo applauso.

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10 Giugno 2013, 09:43

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