La Russa e Galvagno, l’omaggio alla Santa e il pranzo (paternese) con Schifani

La Russa e Galvagno, omaggio alla Santa e pranzo (paternese) con Schifani

A Paternò, la visita in forma ufficiale del presidente del Senato nel giorno della festa patronale. Con l'eco di quanto stava accadendo alla Festa di Fratelli d'Italia.

PATERNO’. “Piuttosto che perdere il nostro accento mi alleno ogni giorno allo specchio per non far dire a nessuno che ho perso la mia identità. Anche se vivo da tempo a Milano, con orgoglio dico, e lo dicono tutti, che Ignazio La Russa è siciliano”.
Il presidente del Senato saluta tutti. Ascolta tutti. Riconosce tutti. Strette di mano, saluti a distanza, selfie.
A Paternò oggi c’è stato per la prima volta in forma ufficiale da quando è stato eletto alla seconda carica dello Stato. Il motivo è l’omaggio a Santa Barbara, Patrona di quella città di Paternò, che gli ha dato i natali. Accanto a lui ci sono gli altri due paternesissimi come Gaetano Galvagno, presidente dell’Ars, e Francesco Ciancitto, deputato nazionale.

Ed in una mattinata che mescola il sacro con l’ambito istituzionale, c’è anche tutto un (rigidissimo) protocollo da rispettare ed una tempistica alla quale allinearsi.
Il presidente del Senato dona un mazzo di fiori alla vara dove è posta, imponente, la Santa. Poi segue in processione fino a poco prima della messa, la vara. In corteo ci sono anche il prefetto Maria Carmela Librizzi, il sindaco e padrone di casa Nino Naso assieme alle autorità.
Nel frattempo, il presidente Galvagno viene chiamato a Catania all’appuntamento della Festa del Tricolore dove si troverà nel mezzo del campo minato della guerra dentro FI. Ma, del resto, Santa Barbara è anche protettrice degli artificieri. E’, dunque, il giorno adatto.

Giusto il tempo, per il numero uno del Senato, di passare a trovare l’amico storico ed ex amministratore Gianfranco Romano: dal suo balcone al secondo piano a Sant’Antonio assisterà al consueto e sempre partecipato sparo del 4 dicembre.
La Russa non potrà seguirlo tutto sino alla fine perchè a Paternò lo ha raggiunto il presidente della Regione, Renato Schifani. Assieme a Galvagno (rientrato dal capoluogo etneo) e Ciancitto si vedono a pranzo da Scuto, ristorante alle spalle di piazza Indipendenza.
Si è parlato del più e del meno.
Anche del freschissimo scontro Falcone vs Miccichè.
Ma questa è un’altra storia. O forse decisamente no.


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