27 Maggio 2020, 10:28
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In cento hanno apposto la loro firma al documento. Tra questi, magistrati, manager, primari, medici, infermieri, responsabili di istituti del mondo della Sanità e vari operatori del settore. Nel “manifesto”, promosso da Innovazione per l’Italia, Centro studi sulla Sanità e la P.A. le proposte per provare a cambiare la Sanità siciliana.
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“L’impatto della diffusione epidemica sulle organizzazioni sanitarie ha messo in luce inevitabili disfunzioni e discrasie, conseguenza anche di scelte politiche che, di fatto, non hanno promosso efficacemente azioni e strumenti per lo sviluppo e per la tutela della salute dei cittadini. Dinanzi alla generosità con la quale medici e operatori sanitari hanno svolto e stanno svolgendo, con grande competenza e valore il loro dovere, operando in prima linea in condizioni difficili, si coglie ulteriormente la necessità di una profonda revisione del modo di intendere la Sanità, con un nuovo e diverso approccio, che può costituire una delle ultime occasioni per non accentuare oltremodo i divari presenti e superare profondi limiti organizzativi e mali antichi”. Sono le considerazioni di Innovazione per l’Italia, Centro studi sulla Sanità e la P.A. che ha promosso la Carta dei 100, un documento di proposte per un nuovo Patto della salute con il paziente siciliano e per la sua presa in carico come scopo primario della riorganizzazione del Servizio Sanitario siciliano.
“Qualunque proposta, – spiega l’associazione – infatti, deve muovere da un nuovo rapporto con il paziente, che deve risolversi in un vero e proprio patto di cura e di assistenza e della sua presa in carico secondo modalità che forniscano un concreto processo di assistenza, di continuità e di orientamento all’utilizzo del servizio.
Elemento cardine di tale patto deve essere la garanzia di accesso ai servizi sanitari secondo logiche di equità, accoglienza, assistenza, informazione e orientamento appropriati e aderenti ai bisogni, lungo tutto l’arco della vita della persona e al suo diritto di ricevere una cura personalizzata frutto di un approccio multidisciplinare.
Nessuna azione di riforma, tuttavia, può avere successo se essa non si innesta su una chiara trama etica di perseguimento dell’interesse pubblico attraverso decisioni politiche responsabili e trasparenti, con la definizione, la programmazione e la pianificazione degli obiettivi, alla cui realizzazione devono essere destinate professionalità capaci e competenti, selezionate esclusivamente per merito.
Il Patto con la persona deve essere fondato sulla trasparenza, sulla legalità, sulla fiducia e sull’integrità, quali elementi essenziali del sistema di tutela della salute e della promozione del benessere. Un sistema affidabile e integro è, infatti, uno strumento di rassicurazione contro uno dei rischi più temuti dalle persone – quello di dover affrontare una malattia in solitudine, senza adeguate conoscenze e senza sufficienti risorse – di fiducia nelle istituzioni e nella comunità e di promozione del capitale sociale.
E’ necessario – prosegue – che si intraprendano scelte riformatrici del Servizio Sanitario, che non siano confinate in un ristretto ambito ma che possano essere stimolate ed innervate da tensioni ideali, dai veri bisogni assistenziali e di cura delle persone, dalle proposizioni di cambiamento e di innovazione, capaci di rendere davvero condivise nuove linee progettuali, di cui tutti avvertono l’improrogabile esigenza. La Carta dei 100 rappresenta il momento iniziale di un’attività di programmazione di dibattiti e incontri sulla sanità siciliana, utili ad accompagnare, approfondire e articolare meglio le proposte della Carta sulla necessità di una riforma profonda del SSR, che risolva debolezze e fragilità organizzative e che ricostruisca quel Patto di fiducia con le persone, necessario alla realizzazione degli obiettivi di salute come principi fondativi del benessere sociale, per consentire un concreto processo di cambiamento dalla Sanità che vogliamo alla Sanità che dobbiamo.
La Carta dei 100 è aperta alle firme di quanti vogliono sostenerla, inviando una mail di adesione a: segreteria@innovazioneperitalia.it
Ufficio comunicazione Innovazione per l’Italia, Centro studi sulla Sanità e la P.A.
segreteria@innovazioneperitalia.it
www.innovazioneperitalia.it
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27 Maggio 2020, 10:28