Serata d’inferno al “Barbera” | Palermo assediato dagli ultras

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11 Aprile 2016, 00:10

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PALERMO – Circa un centinaio di tifosi, già pronti prima del fischio finale di Palermo-Lazio, hanno atteso la squadra per contestarla dopo il 3-0 inflitto dai biancocelesti guidati da Simone Inzaghi. Un’aria di contestazione già evidente durante la partita, sospesa due volte dall’arbitro Gervasoni per lancio di petardi sul terreno di gioco, ma che poi ha trovato il suo apice all’esterno dello stadio “Renzo Barbera”. Un gruppo nutrito di ultras si è posizionato davanti ai cancelli nel piazzale dove sono posteggiati i pullman, intonando dapprima cori di protesta nei confronti dei giocatori e del presidente Zamparini, poi lasciando l’area dopo l’intervento delle forze dell’ordine.

Clima già infuocato dall’arrivo allo stadio. Gli scontri tra tifosi palermitani e laziali avvenuti in centro città, fortunatamente, non hanno avuto seguito al “Renzo Barbera”. I cori, però, sono stati eloquenti: “Se non vincete vi massacriamo”, poi contestazione aperta a giocatori e società. Emblematica quella che ha colpito un singolo, Aljaz Struna, inizialmente annunciato tra i titolari e fischiato dall’intero pubblico, per sua “fortuna” non è sceso in campo a causa di un problema muscolare dell’ultima ora. È bastato però aspettare i due gol della Lazio per far sfociare la contestazione in una pioggia di fuoco. Fumogeni e petardi in campo, partita sospesa, scena ripetuta nella ripresa con tanto di protesta da parte di Robin Quaison, ostacolato da un petardo nella corsa e visibilmente arrabbiato nei confronti dei tifosi.

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Già dall’intervallo, però, la curva nord ha presentato due enormi “buchi” nei settori inferiore e superiore. I gruppi ultras hanno infatti deciso sin da subito di abbandonare l’impianto per attendere la squadra fuori dai cancelli. Un’attesa caratterizzata da cori e poco altro, perché la polizia ha fatto sgomberare le circa cento persone piazzate in viale del Fante. In compenso, la tifoseria ha avuto modo di farsi sentire proprio durante la conferenza stampa di Walter Novellino, probabilmente intravedendo un certo movimento dalle vetrate dello stadio. Anche in questo caso, cori contro la società e i giocatori, poi l’intervento della polizia ha messo la parola fine alla serata movimentata del “Barbera”. In attesa di capire se la contestazione avrà luogo altrove.

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11 Aprile 2016, 00:10

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