La Sicilia confermata Autorità di gestione| del Programma Operativo Italia-Malta 2014/2020

di

17 Dicembre 2015, 18:49

1 min di lettura

PALERMO – Sostenere la ricerca e l’innovazione per favorire percorsi di sviluppo sostenibile, sviluppare le potenzialità turistiche congiunte, contribuire alla protezione dell’ambiente e allo sviluppo delle energie rinnovabili, promuovere azioni per la prevenzione dei rischi e contribuire al rafforzamento del partenariato istituzionale transfrontaliero. Sono state queste le azioni che hanno guidato i partenariati Italiani e Maltesi che volgono al termine.

Il Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Malta 2007/2013 finanziato con 31.940.390 di euro per l’attuazione dell’intero Programma (85% a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e 15% a carico del CIPE-Fondo di rotazione) ha permesso il finanziamento di 24 progetti (17 ordinari e 7 strategici) nonché il coinvolgimento di 131 beneficiari siciliani e maltesi tra i quali amministrazioni pubbliche centrali e locali, università, centri/consorzi di ricerca, autorità portuali, enti gestori di aree protette, operatori turistici, PMI, consorzi e agenzie di sviluppo locale.

Articoli Correlati

Mentre un programma si chiude, un altro inizia con importanti obiettivi. Alla luce degli importanti risultati raggiunti la Sicilia viene confermata quale autorità di gestione e coordinamento anche per il programma 2014/2020. Cresce anche la dotazione finanziaria stanziata per l’attuazione dell’intero programma che sale a 51.708.438 di euro. L’85% di tali risorse sono a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. La rimanente parte è totalmente carico del CIPE (Fondo di rotazione).

I risultati raggiunti ed il nuovo programma 2014/2020 sono stati illustrati oggi alla stampa nel corso dell’incontro all’Albergo delle povere di Palermo. “Soluzioni comuni ai problemi comuni, così potrebbe sintetizzarsi lo spirito della cooperazione tra Sicilia e Malta – dice Vincenzo Falgares – Autorità di Gestione dei programmi e Dirigente Generale del Dipartimento regionale della Programmazione – un approccio che punta, quindi, in maniera congiunta, a potenziare gli asset e a superare i gap di sviluppo interno dei due territori”.

Pubblicato il

17 Dicembre 2015, 18:49

Condividi sui social