27 Aprile 2015, 10:52
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PALERMO – “Ciò che è successo in Nepal deve farci riflettere su come e quanto facciamo in Sicilia per il rischio sismico. Se quanto accaduto è dovuto allo spostamento dell’India di 5 cm all’anno verso Nord per azione della placca indiana che si immerge sotto quella euroasiatica e sicuramente è un evento di grandi proporzioni, la Sicilia si sposta, sebbene di 0,5 cm all’anno, verso Nord Est mettendo in gioco comunque quantità di energia non proprio indifferenti”. Lo afferma Giuseppe Collura, presidente dei geologi di Sicilia. “Sebbene allo stato attuale non possiamo prevedere in modo deterministico i terremoti, – ha detto Collura – la storia ci dice dove sono avvenuti e l’energia che hanno sviluppato nel recente passato, aiutandoci a tracciare delle aree di maggiore o minore rischio sismico del nostro Paese. Senza fare inutili allarmismi iniziamo a monitorare il territorio in maniera più capillare di quanto fatto finora, non sottovalutando che l’inizio della costruzione di un edificio parte proprio dal suo terreno di fondazione”. “Ad oggi – afferma Collura – solo in 58 Comuni siciliani su 282 si sono effettuati gli studi di microzonazione sismica e sono disponibili ingenti risorse già impegnate”.
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27 Aprile 2015, 10:52