28 Giugno 2012, 07:50
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Con le ultime due registrate questa mattina salgono a sette le scosse di terremoto nella provincia di Catania. La terra ha tremato prima alle 10:18 con una magnitudo di 3.2 ed ancora alle 11:33, con una lieve scossa di magnitudo 2.1, ma non sono stati registrati danni agli edifici o alle persone durante l’escalation sismica delle ultime ore.
“I brevi terremoti dei giorni scorsi nel Siracusano – dice il direttore generale dell’unità funzionale di sismologia dell’Ingv di Catania, Raffaele Azzaro – e quelli nella provincia di Catania di questa notte non sono assimilabili. Le scosse registrate nel Siracusano sono indipendenti da quelle del Catanese. La Sicilia è da sempre soggetta ad una forte attività sismica, non dobbiamo meravigliarci di questi eventi”.
Le scosse che hanno sorpreso i cittadini della provincia di Catania sono state registrate tra le 23:58 di ieri e le 11:33 di questa mattina con una magnitudo variabile dai 2.1 ai i 3.7 gradi della scala Richter. Le analisi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) rilevano gli ipocentri delle scosse compresi tra i 5 e i 6,2 km di profondità, individuando gli epicentri nelle vicinanze dei comuni di Giarre, Milo, Sant’Alfio, Santa Venerina e Zafferanea Etnea.
Era il 19 giugno scorso quando veniva registrata vicino all’Etna l’ultima scossa, prima dello sciame di questa notte, con una magnitudo di 2.0. La provincia di Siracusa è ancora interessata da una serie di brevi terremoti, 17 scosse nelle ultime settantadue ore, la più forte delle quali alle 3:14 di ieri con magnitudo 3.7 .
“La possibilità che ci siano altre scosse – precisa il dottor Raffaele Azzaro – non è da escludersi, il fenomeno potrebbe ripresentarsi con diverse intensità, non necessariamente più violente. Ma l’attenzione deve rimanere costante”.
A Zafferana Etnea, uno dei paesi alle pendici del vulcano, sono state oltre quaranta le scosse percepite: l’ultimo sisma alle 10.18 di magnitudo 3.1, ha fatto scattare l’allarme tra gli abitanti che però, abituati a convivere con i malumori del vulcano, non si sono fatti prendere dal panico. Ed è così che il dirigente dell’Istituto comprensivo Federico De Roberto, per precauzione, ha preferito fare trasferire in cortile i 12 alunni e gli insegnanti che erano impegnati nelle prove orali degli esami di terza media.
“La scuola – ha spiegato la vice preside, Maria Rosa Di Salvo – ha attivato le procedure d’emergenza. Abbiamo contattato il Comune, dal quale abbiamo avuto la conferma che non c’é stato di allerta, ma le prove di esame continuano fuori in via precauzionale. I ragazzi sono al sicuro e sono tranquilli”.
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28 Giugno 2012, 07:50