30 Agosto 2017, 17:22
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PALERMO – A sinistra il dado è tratto e indietro non si torna. Il passo definitivo per i bersaniani arriverà oggi pomeriggio al coordinamento regionale che si riunisce a Enna. Ma i vertici di Articolo 1-Mdp escludono sorprese: la grande maggioranza del partito che si è staccato dal Pd non vuole saperne di allearsi con i dem e con Alfano e andrà avanti sulla proposta di candidatura di Claudio Fava, benedetta anche da Sinistra Italiana.
A quel punto, resterà da chiarire se sarà possibile una convergenza con le altre forze di sinistra (Rifondazione comunista e altre) che hanno messo sul tavolo la candidatura di Ottavio Navarra. Un momento di confronto tra le due anime della sinistra si avrà domani, ancora a Enna. E servirà anzi tutto a capire la praticabilità dell’ipotesi di una lista comune, senza ancora affrontare il tema candidato.
“Noi pensiamo ad un’assemblea generale con tutte le forze che aderiscono, per la scelta del candidato presidente se ci fossero altre candidature oltre alla nostra, quella di Ottavio Navarra”, dice Sonia Spallitta di Rifondazione.
I bersaniani ratificheranno la rottura col Pd oggi stesso. E a chi li accusa di fare il gioco di grillini e centrodestra, spaccando il centrosinistra, rispondono così: “È un vecchio giochetto – dice Angelo Capodicasa, leader del partito in Sicilia – . Noi la giriamo la mittente un’accusa del genere. Abbiamo lavorato per fare la coalizione. E fin dall’inizio eravamo per un centrosinistra diciamo classico. Ponendo come condizione la discontinuità”.
Il problema resta il patto con Alternativa popolare. “Alfano la scelta di stare col centrosinistra non l’aveva fatta, tant’è che ha discusso per quindici giorni sia con la destra e la sinistra. Quella è una forza politica che ha una vocazione per il centrodestra. Del resto fino a ieri si chiamava così”, osserva Capodicasa. Che ricorda il secondo elemento non andato giù ai bersaniani: “Il patto non ha avuto carattere civico. La scelta l’hanno fatta a Roma e merce di scambio con Renzi è stata la legge elettorale”. Discorso chiuso col Pd quindi? “Se la coalizione torna a essere quella che abbiamo auspicato, fino all’ultimo minuto prima di presentare le liste, noi possiamo parlare”. Ma certo, se nel frattempo proseguirà il percorso con gli altri partiti di sinistra, una marcia indietro sarà molto complicata.
AGGIORNAMENTO 19.08
Mdp sceglie all’unanimità Claudio Fava come candidato alla presidenza della Regione siciliana e vota compatta per la ricomposizione delle forze di sinistra. È quanto emerge dal coordinamento regionale di Art.1-Mdp. “Sono a disposizione e se ci sarà una condivisione ampia e convinta di tutta la Sinistra” con “una partecipazione alta e coerente di tutte le componenti a quel punto, ma soltanto a quel punto, sarò pronto a fare la mia parte”. Così Claudio Fava commenta con l’Ansa la scelta del coordinamento regionale di Art1-Mdp.
“Il coordinamento regionale di Art.1- Mdp siciliano, riunito ad Enna, valutato lo sviluppo politico siciliano, ribadisce la ferma e rigorosa contrarietà all’asse Renzi-Alfano che sta caratterizzando l’operazione politica di una colazione che ormai rischia di perdere i connotati del vero centrosinistra. Il Pd si è assunto, in tal modo, la responsabilità di rompere la possibilità di costruire il vero progetto di discontinuità politica e programmatica, impedendo l’avanzata del movimento 5 stelle e del centro destra”. E’ quanto si legge nel documento politico del coordinamento siciliano di Art.1-Mdp riunitosi a Enna. Per Mdp “questo asse sta minando e indebolendo di fatto la stessa candidatura di Micari”. (ANSA).
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30 Agosto 2017, 17:22